Stasera alle ore 20.30 in Palazzo Loggia a Brescia Radha
Bhatt presenterà la traduzione italiana del
saggio-manifesto “Programma Costruttivo. Suo contesto e
significato”, appena pubblicata dalle edizioni Centro Gandhi di
Pisa (144 pagine, 16 euro).
85 anni appena compiuti, la storica attivista nonviolenta è membro della Gandhi Peace Foundation, presidente del Sarva Seva Sangh e lavora con la Gujarat Vidyapith,
università fondata da Gandhi nel 1920. Nata da una famiglia
himalayana e fautrice sin da giovanissima del “Programma Costruttivo”
elaborato dal Mahātmā, sfugge al matrimonio precoce che era la norma
dalle sue parti. Lotta contro una società arretrata in cui dilaga
l’analfabetismo, opera per lo sviluppo delle comunità rurali e promuove
l’educazione e l’emancipazione femminile.
Decisivo
per comprendere il Gandhi più propriamente politico,
il
testo risale al 1941 ma è un attualissimo compendio
di propedeutica allo sviluppo di strategie nonviolente per il
miglioramento sociale. L'autore vi spiega come attuare lo swadeshi,
l'autosufficienza economica dei villaggi, attraverso precise linee
guida per la strutturazione sociale dell'India: l'unità
fra le diverse comunità etniche e religiose, la lotta contro la
segregazione degli intoccabili, le campagne contro l'abuso di alcool
e droghe anche attraverso iniziative di cura e reinserimento per chi
ne è dipendente, la promozione della filatura e tessitura domestica
per la produzione dell'abito tradizionale interamente fatto a mano
(ancora oggi l'arcolaio campeggia al centro della bandiera indiana),
lo sviluppo delle piccole imprese artigiane, la cura dell'igiene
autogestita dai villaggi, l'educazione antiautoritaria, l'istruzione
degli adulti come prerequisito per sfuggire alla miseria, la
coscientizzazione delle donne, l'educazione alla salute di ciascuno,
la valorizzazione delle lingue provinciali (soffocate dall'invasione
inglese) abbinata all'insegnamento della lingua nazionale, la
necessità dell'eguaglianza economica, lo sviluppo del mondo
agricolo, la difesa della dignità e sicurezza del lavoro, il
coinvolgimento degli aborigeni nella vita politica, la cura dei
lebbrosi e il protagonismo studentesco nella creazione della nazione
indiana.
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