lunedì 30 novembre 2015

Ai Barconi diffidata l'azienda al centro delle polemiche per i diversi disagi creati

A conclusione dell'iter procedurale in corso da mesi la Provincia di Brescia ha diffidato ufficialmente la ditta che gestisce un impianto di trattamento di fanghi biologici in località Barconi a Calcinatello, al centro da tempo di polemiche dopo che il 28 agosto vi si era verificato uno sversamento di rifiuti liquidi di natura biologica, provenienti da un serbatoio, su un terreno a sud dell’insediamento produttivo.
I liquami, come accertato dall'Arpa, avevano raggiunto anche le pertinenze dell'autostrada, invadendone il sifone di scarico delle acque meteoriche e oltrepassandone il sedime.
Interrare i reflui arando il terreno nel quale si erano depositati, secondo la Provincia, non è stata una procedura corretta e l'azienda nel procedimento di diffida è stata considerata “responsabile del pericolo concreto ed attuale del superamento delle concentrazioni soglia di contaminazione nelle matrici ambientali impattate a seguito della fuoriuscita dei rifiuti liquidi”.
Ora la proprietà ha tempo fino ai primi di dicembre per presentare un piano di caratterizzazione redatto da tecnico abilitato. In caso di inottemperanza, scatteranno le sanzioni previste dalla normativa vigente in materia.
Il 20 novembre la ditta intanto ha presentato a Comune, Provincia, Arpa e Asl una proposta di intervento strutturale per il miglioramento della situazione. Tale documento contiene anche indicazioni per risolvere l'annoso problema della viabilità in zona.
Intanto nei giorni scorsi i cittadini hanno ripetutamente segnalato alle autorità competenti il permanere in zona di sgradevoli emissioni odorigene e perdite di fanghi puteolenti dagli automezzi incaricati del loro trasporto
E sulla vicenda entro fine anno dovrebbe giungere dalla Provincia alle parti interessati la convocazione per una Conferenza dei servizi sul tema.

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