mercoledì 11 novembre 2015

Puzza a Calcinatello: domani c'è l'incontro

Giovedì 12 novembre alle ore 20.30 alla sala civica delle scuole elementari di via Santa Maria l’amministrazione comunale di Calcinato ha organizzato una serata informativa con la cittadinanza sul problema delle emissioni odorigene da tempo avvertite in paese. Anche nei giorni scorsi la situazione ha creato forti disagi soprattutto agli abitanti della zona nord di Calcinatello a causa della puzza diffusa dalla località Barconi nei dintorni di una azienda che si occupa di trattamento e condizionamento di fanghi biologici: numerose le segnalazioni dei cittadini giunte telefonicamente ad Arpa e alla Polizia Locale.
In zona si registrano da tempo anche un intenso traffico di automezzi da e per la sede della ditta nonché trasporti con perdite di fanghi da trattare e sversamenti di liquami in aree circostanti il sito.
Come si ricorderà, in seguito al rinvenimento di una palude di liquami il 28 agosto, alla luce dei parametri analizzati sui campionamenti effettuati, pur in assenza di elementi di pericolosità ambientale, Arpa rilevava la presenza di una serie di criticità, inottemperanze e prescrizioni che potrebbero avere conseguenze sul riesame delle autorizzazioni attualmente rilasciate all’azienda.
E sul problema i gruppi consiliari di minoranza Con te per Calcinato, Bene Comune e Sangiorgi sindaco hanno inoltrato al sindaco Marika Legati una interrogazione a risposta scritta per “chiederLe quali determinazioni abbia assunto in ordine agli impegni che prevedeva la risoluzione approvata lo scorso 16 settembre in consiglio comunale in ordine, fra l’altro, a una soluzione definitiva al problema del traffico di via Gavardina e via Manzoni in quanto la viabilità non consente alla ditta di transitare con mezzi pesanti, al controllo perché non vengano dispersi fanghi su strade comunali, ai disturbi percepiti dalla cittadinanza che meritano di essere valutati considerando poi i gravi problemi di fertilità che si sono riscontrati su animali abitanti in zona, agli accertamenti amministrativi, giuridici e penali nei confronti della ditta per le incongruenze e omissioni rilevate anche nella relazione di Arpa, alla richiesta alla Provincia di immediata sospensione dell’attività dell’impianto”.

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