venerdì 13 novembre 2015

Una vivace assemblea sulla puzza a Calcinatello

Era gremita da una folla di oltre 150 cittadini, esasperati dalla puzza che da tempo si respira in paese, giovedì sera la sala incontri della scuola elementare di Calcinatello per l’incontro promosso dall’amministrazione comunale di Calcinato sulle problematiche odorigene nella popolosa frazione, da molti abitanti messe in relazione con la presenza in località Barconi di un impianto di trattamento e condizionamento di fanghi biologici.
 Dopo una breve presentazione del sindaco Marika Legati, l’assessore Stefano Vergano ha ricostruito dettagliatamente gli eventi accaduti a partire dall’episodio del 28 agosto, quando fu rinvenuta in un terreno adiacente tale azienda una palude di liquami che erano giunti fin sotto il sedime autostradale oltrepassandolo poi nell’area a sud del tracciato.
 Vergano ha informato che “alla luce dei parametri analizzati da Arpa dopo aver effettuato i campionamenti delle sostanze sversate, non vi sono elementi di pericolosità ambientale; Arpa evidenzia comunque una serie di criticità e inottemperanze oltre ad alcune proposte prescrizioni che potrebbero impattare sul riesame delle autorizzazioni attualmente in corso”.
 Dai numerosi interventi dei cittadini è emerso che il problema degli odori molesti persiste in zona da molto tempo. “In estate non si può dormire con le finestre aperte e siamo costretti all’insonnia per la forte puzza di fogna che abbiamo in casa” ha lamentato una mamma. Un’altra problematica emersa è correlata con il traffico intenso sulla strada di collegamento, quotidianamente percorsa da decine di automezzi trattori e autocisterne, e su questo è allo studio la realizzazione di una strada alternativa alla attuale.
 Sull’emergenza che stanno vivendo sono tornati, anche con toni accesi, diversi altri residenti che hanno chiesto una solerte soluzione del problema.
 Il sindaco Marika Legati ha informato che, in seguito all’apertura della procedura di verifica, si è aperto il tavolo di confronto ai sensi della normativa vigente in materia.  Al vertice hanno partecipato, oltre al primo cittadino, i rappresentanti di Arpa, Provincia, Asl e dell’azienda.
“Abbiamo stabilito – ha comunicato il sindaco -  che l’azienda entro il 20 novembre deve presentare agli enti coinvolti nel tavolo una proposta di progetto volto al miglioramento strutturale dell’impianto che gestisce. In seguito la Provincia convocherà una Conferenza dei servizi, alla quale l’azienda la presenterà, ciascuno esprimerà le proprie valutazioni e poi ancora la Provincia deciderà in tempi brevi nel merito”.
 Nel corso della serata è intervenuto a più riprese anche il proprietario dell’azienda, l’ing. Giuseppe Giustacchini, che ha ricostruito la storia dell’impianto, “autorizzato nel  1998 e aperto nel 1999”, ricordando come ancor oggi “a fronte dello scarico di circa 50 metri cubi al giorno di acque depurate pagando regolarmente la tariffa, in virtù di una convenzione la ditta ritira e smaltisce gratuitamente i fanghi dei depuratori del Comune”.
  Ha poi assicurato che l’attività in esso realizzata consiste nel “trattamento di scarti certificati come non pericolosi; non vi è quindi alcun rischio per la salute e dall’azienda non esce niente di nocivo. Siamo reperibili dal comune telefonicamente 24 ore al giorno e inoltre abbiamo installato una centralina meteo che ci consente di sapere se e quando siano da attribuire a noi tali emissioni”.
 Stimolato dalle incalzanti domande dei cittadini, l’imprenditore ha risposto con accuratezza e non si è detto contrario alla possibilità che venga istituita dal Comune una commissione di controllo e sorveglianza sul sito.

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