lunedì 17 maggio 2021

Chile: banderas de unidad?

In Cile vincono i partiti di sinistra e i movimenti indigeni sia nelle votazioni locali sia nelle elezioni per l’Assemblea costituente, chiamata a redigere una nuova Costituzione che cancellerà quella promulgata durante la dittatura di Pinochet nel 1980 e ancora in vigore. 
Insieme superano ampiamente la maggioranza dei 155 seggi a disposizione. Debacle per la destra che nell’Assemblea avrà i soli 38 seggi di Chile Vamos.  28 li conquista Apruebo Dignidad (formato dal Frente Amplio e dal Partito comunista cileno) e 25 Apruebo (che comprende socialisti, Ppd e Democrazia cristiana) e 1 il Partito Umanista. 17 sono i membri eletti delle comunità indigene e ben 48 gli indipendenti portavoce del movimento che dal 19 ottobre 2019 scese in piazza chiedendo trasformazioni sociali radicali e una nuova Costituzione. 
Di particolare rilievo è il fatto che la destra non ha nemmeno raggiunto l’obiettivo minimo di un terzo dei seggi della Costituente, elemento che le avrebbe permesso un’azione di blocco delle decisioni a lei meno gradite. 

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