A dicembre dicono SI’ a una nuova discarica di rifiuti
A marzo dicono NO alla residenza per i migranti poveri
Il Sindaco
e la sua Giunta
fanno pulizia...
(o solo polizia?)
SI' AI RIFIUTI “INERTI”
NO AI “RIFIUTI” PERICOLOSI
Una storia che puzza... di razzismo!
“PRIMO ATTO”. Il 22 dicembre 2009 la Giunta Comunale approva una nuova discarica a Calcinatello (vicino alla discarica Gedit-Gabana) di tre milioni e mezzo di metri cubi, rifiuti classificati come “inerti” (che in teoria vuol dire “innocui”, ma si tratterà di scarti di fonderia, rifiuti industriali trattati, ...), regalandoci, oltre a una montagna impressionante di immondizia, la piacevole novità di più di cento camion al giorno che passeranno sul nostro territorio, già pieno di cave, discariche e impianti che hanno peggiorato la qualità e la salute dell’ambiente in cui viviamo.
“SECONDO ATTO”. Il 3 marzo 2010 il Sindaco Legati rispolvera, con qualche piccola modifica, un’ordinanza dell’ex Sindaco ed ex alleato Goglioni (il quale poi la ritirò), in materia di requisiti per la concessione della residenza agli stranieri, prevedendo anche disposizioni in tema di pubblica sicurezza e tutela igienico-sanitaria. Il provvedimento dispone che gli stranieri richiedenti la residenza a Calcinato, oltre a essere in possesso dei documenti già previsti dalle leggi nazionali (e quindi avere un lavoro regolare), dovranno dimostrare di avere un reddito annuo pari o superiore a € 10.635,30 (nel caso tipico di una famiglia con 1 o 2 bambini; la soglia aumenta nel caso di più familiari). A questo si aggiungono controlli per verificare la dimensione degli alloggi (con soglie minime da rispettare, ad esempio 43 mq per tre persone) e il rispetto delle condizioni igienico-sanitarie per l’abitabilità.
E' evidente che si trattano diversamente le persone secondo la nazionalità, si aggiungono spese e difficoltà burocratiche proprio a coloro che chiedono di vivere e lavorare con le carte in regola (secondo voi i delinquenti vanno a farsi riconoscere all'anagrafe?). E poi: a quanti italiani vengono controllate le metrature delle case e dei bagni, la sicurezza degli impianti idraulici ed elettrici? E perchè non ci si ricorda mai che le case dei migranti sono, nella maggioranza dei casi, di proprietà di italiani che ricavano affitti altissimi e spesso al nero? Le condizioni igienico-sanitarie si migliorano ricacciando i migranti nella invisibilità e nella clandestinità? Quanti italiani evadono le tasse e dichiarano al fisco meno di 10.000 euro? Perchè a loro non togliamo la residenza e la possibilità di usufruire dei servizi pubblici?
Non stupisce certamente, a pochi giorni dalle elezioni regionali, che il Sindaco e i partiti che l'appoggiano abbiano deciso di dare un segnale al proprio elettorato, molto sensibile alla tematica dell’immigrazione e probabilmente deluso dagli scarsi risultati del Governo nel campo dell'economia e delle tutele sociali (specie in questo periodo di crisi). Si tratta insomma dell'ennesima operazione propagandistica a scopo elettorale.
La tutela del territorio calcinatese si fa con interventi discriminatori e operazioni di polizia ai danni delle persone più indifese che non possono permettersi case nuove?
I rischi igienici ed ambientali per il nostro Comune sono le vecchie abitazioni affittate ai migranti o sono le discariche, il degrado e il consumo del territorio che i governanti ci regalano da 25 anni, e che questa giunta intende evidentemente proseguire?
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