mercoledì 29 agosto 2012

Oggi compie novant'anni Anna Maria Morelli, una ragazza del secolo scorso



Anna Maria Morelli è una splendida figura del Novecento calcinatese.
 Nata a Montecatini Terme, figlia del generale di corpo d’armata Antonio e cresciuta con la famiglia in diverse città del Nord Italia, approda a Calcinato alla vigilia della seconda guerra mondiale. Allieva dell’Istituto magistrale Gambara, frequenta i Padri della Pace, che animarono durante il conflitto una delle più solide e feconde fucine dell’antifascismo bresciano. Per aver nascosto delle armi nel brolo della casa di via Garibaldi, il fratello Giovanni verrà catturato dai nazisti e deportato a Mauthausen, lager dove morirà l’11 febbraio 1945. Durante una perquisizione dell’abitazione l’altro fratello Giulio riesce a fuggire, mentre lei stessa con la madre è arrestata e incarcerata nel novembre 1944 prima a Villa Feltrinelli, poi a Canton Mombello (dopo una condanna dal Tribunale speciale di Bergamo), dal quale uscirà il 25 aprile 1945, il giorno della Liberazione.
 Sposatasi con l’imprenditore Santo Mendini, nel dopoguerra lavora come maestra alle scuola elementare di Calcinato, fino al raggiungimento della pensione a metà degli anni Settanta. In classe e sul territorio anticipa con notevoli risultati i contenuti e le tecniche della pedagogia moderna, introducendo in classe strumenti e metodi di insegnamento all’avanguardia per quegli anni, dalla scrittura collettiva all’inchiesta giornalistica, dall’educazione ambientale all’insiemistica.
 Fra i suoi incarichi istituzionali si ricorda la presidenza della Casa di Riposo dal 1966 al 1972, periodo in cui viene realizzato l’ampliamento dell’edificio con la costruzione della nuova ala nord che lei stessa inaugura nel 1970.
 Dopo la scomparsa del marito, da qualche anno ha lasciato la casa in via Garibaldi per ritirarsi in un piccolo appartamento attiguo alla chiesa parrocchiale, dove coltiva la memoria di un secolo che ha attraversato sempre a testa alta.

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