a Primo Levi
L'uomo del telegiornale
l'ha detto con rispetto.
Poi declamazioni a iosa
sulla tragica scomparsa.
Obiettivi fermi su particolari
buoni per curiosi senza memoria:
la tromba delle scale,
la crisi depressiva.
Parlano in tanti,
da chi ci ha fatto i soldi
a chi non lo conosceva.
Anche lui come Pavese,
il dio selvaggio l'ha rapito
un momento e per sempre.
Forse prima di gettarsi
avrà bruciato l'ultimo biglietto:
"Se non ora, quando?".
flavio marcolini, 12 aprile 1987
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