domenica 14 giugno 2009

PROPOSTE DA SINISTRA

A FLAVIO MARCOLINI, FLAVIO VIDA E GIANNI ALESSI
Ho messo in "colonna" alcune riflessioni e la mia personalissima proposta, di cui si parlava in piazza...ve le affido, fatene ciò che volete, e sottoponetele pure quando e a chi vi pare per le decisioni che dovrete assumere da qui in avanti:
1. l'esperienza della Lista per Calcinato tra 2004 e 2009 e le elezioni comunali dimostrano che non solo si è esaurito il bacino elettorale e di consenso diffuso dei democristiani (hanno solo il voto di "opinione" nazionale e non reggono neanche con le preferenze, loro storica risorsa finchè erano al governo del paese...), ma soprattutto che sono a un livello bassissimo di personale politico e di capacità di elaborazione;
2. nei prossimi anni, oltre a fare opposizione in maniera dignitosa (l'ultimo libretto elettorale è l'esempio di cosa non bisogna fare: rincorsa alla destra sulla sicurezza e accuse di scempi urbanistici che dovrebbero invece ricadere sulla dirigenza democristiana degli ultimi 15 anni e consigliare un’inversione di rotta...), bisogna marcare una presenza alternativa alle destre e, possibilmente, provare a ricontrattare con i democristiani da posizioni maggiormente di forza per le prossime scadenze elettorali (vi assicuro che mi sto facendo violenza scrivendo queste cose…). Ciò che è successo dimostra che lo schema che ci trasciniamo dal 1995 della sinistra debole e non strutturata che prova ad influire sulle scelte dei democristiani "forti", parassitando il loro consenso elettorale per accedere alla rappresentanza e provare a cambiare le cose, non può più funzionare, per il semplice motivo che loro non hanno più un consenso decisivo;
3. per ricostruire (o meglio: costruire una buona volta...) la nostra presenza sono convinto che serva autonomia e spirito di sana concorrenza nei confronti dei democristiani, arrivo a dire un po’ di “orgoglio” di parte; sono convinto che non serva logorarsi in inutili mediazioni all'opposizione, che serva dimostrare ogni volta e senza indugi che siamo più "bravi" di loro nel fare opposizione e nel proporre ciò che può provare a cambiare il senso comune del paese...
4. per fare questo, nei confronti di chi è interessato a seguirci e soprattutto nei confronti dei democristiani stessi, il passaggio a mio parere ineludibile è il gruppo consiliare autonomo...certo come premessa di molto di più, ma il "gesto" deve essere chiaro: un'alleanza così, a queste condizioni e con questi rapporti di forza, la prossima volta è inutile per noi e, cosa più importante, è inutile per combattere le destre...
5. secondo me questa scelta politica, se fatta, andrebbe fatta subito, dichiarandola esplicitamente (proprio come primo atto di autonomia) e non come esito negativo di una "trattativa" sul capogruppo...fatta poi a metà legislatura, magari dopo contrasti interni (ancor più laceranti in quanto inutili, visto che si è all’opposizione), non sarebbe più recuperabile in prospettiva 2014...
6. quanto sopra naturalmente è un discorso un po' troppo astratto e che sa di alchimia politica...come "sinistra" dovremo confrontarci sui contenuti, ma proprio il confronto tra noi, per essere più "produttivo", non dovrebbe avere, almeno per un tratto di strada, il "convitato di pietra" dei democristiani...Un saluto a voi e a tutti!
Mario Carleschi

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