sabato 15 dicembre 2012

La lettera aperta dei professori della scuola media



Pubblichiamo la lettera aperta diffusa ieri dai docenti della scuola media statale Dante Alighieri di Calcinato, in agitazione da giorni contro i provvedimenti governativi in materia di istruzione.


Al Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo di Calcinato
ai docenti della scuola dell’infanzia e primaria dell’Istituto Comprensivo di Calcinato
a tutto il personale ATA
                                                          al Consiglio d’Istituto
                                                                 alle sedi sindacali
                                                                 ai genitori e agli alunni
                                                                 e p.c. al Sindaco del Comune di Calcinato
 
Giovedì 6 dicembre 2012 i docenti della scuola secondaria di primo grado “Dante Alighieri” di Calcinato si sono riuniti in un’assemblea sindacale per riflettere sulla situazione della pubblica istruzione al centro di polemiche legate a luoghi comuni sulla figura dell’insegnante e ai continui tagli fatti e previsti sui fondi destinati alla scuola.
 Dal confronto tra i docenti è emersa in particolare la necessità di sensibilizzare l’opinione pubblica in merito alla difficoltà di progettare e realizzare iniziative a fronte delle scarse risorse finanziarie statali. Nel nostro istituto infatti molte delle attività svolte negli anni precedenti sono state portate avanti grazie alla disponibilità dei docenti anche senza un’adeguata retribuzione. A ciò si aggiunge l’amara constatazione di come la scuola spesso non sia riconosciuta come luogo educativo ed occasione di crescita, né dai ragazzi né da diverse famiglie.
 Spiace vedere la poca partecipazione alle riunioni aperte a tutti i genitori, la scarsa attenzione alla serietà delle comunicazioni scuola-famiglia, il mancato riconoscimento del lavoro rivolto ai bisogni educativi specifici manifestati dai nostri alunni.
 Il desiderio di aiutare i ragazzi nel loro percorso di maturazione si scontra con una stima che viene riconosciuta, a volte, alla persona, ma troppo spesso non al ruolo d’insegnante.
 Si è dunque pensato ad una modalità efficace per poter trasmettere questo disagio. Come già altri istituti hanno fatto a livello nazionale, il primo pensiero è andato al rendicontare tutte le ore impiegate per l’organizzazione e lo svolgimento delle attività; poiché però tale operazione era già stata portata avanti con precisione da altri colleghi senza sortire riscontri fattivi nell’atteggiamento dell’utenza, i docenti hanno pensato, con decisione sofferta, ampiamente discussa ma condivisa, di sollecitare la riflessione della cittadinanza concordando di sospendere le visite d’istruzione fuori dall’orario scolastico, i tornei sportivi e le feste di fine anno, pur consapevoli del valore educativo di questi momenti di aggregazione.
 Naturalmente sono state mantenute e garantite tutte le attività didattiche che arricchiscono l’offerta formativa della nostra scuola, come i recuperi,  le uscite in mattinata e gli altri numerosi progetti.
 Speriamo che in questo complesso momento le famiglie comprendano le nostre motivazioni e le sostengano.

 Calcinato, 12 dicembre 2012
Gli insegnanti della scuola secondaria di primo grado di Calcinato


 





20 commenti:

  1. Leggiamo questa 
    Giovedì 6 dicembre 2012 i leaders politici della Regione Lombardia, si sono riuniti in un’assemblea per riflettere sulla situazione della politica al centro di polemiche legate a luoghi comuni sulla figura del politico e ai continui tagli fatti dalle province,i finanziamenti alle amministrazioni e sui fondi destinati ai partiti che hanno garantito la democrazia cosi come alle indennità degli amministratori che ha permesso la partecipazione alla vita attiva anche a chi non aveva mezzi.
    Dal confronto tra i leaders è emersa in particolare la necessità di sensibilizzare l’opinione pubblica in merito alla difficoltà di progettare e realizzare iniziative a fronte delle scarse risorse finanziarie statali. Nelle nostre amministrazioni infatti molte delle attività inutili svolte negli anni precedenti sono state portate avanti grazie alla disponibilità degli amministrazioni anche senza un’adeguata retribuzione. A ciò si aggiunge l’amara constatazione di come la politica spesso non sia riconosciuta come luogo di confronto democratico dove si decide il futuro dei giovani e delle famiglie e lo sviluppo economiche, delle professioni e delle imprese.
    Spiace vedere la poca partecipazione alle assemblee, alle elezioni e la scarsa attenzione alla serietà delle comunicazioni con i elettori, il mancato riconoscimento del lavoro rivolto ai bisogni specifici manifestati dai nostri cittadini.
    Il desiderio di aiutare i cittadini nel risolvere i problemi creati dalla burocrazia sovietica. Che noi abbiamo messo d nel loro percorso quotidiano, si scontra con una stima ch non viene riconosciuta,al corpo politico del paese.
    Si è dunque pensato ad una modalità efficace per poter trasmettere questo disagio. Come già altri colleghi hanno fatto a livello nazionale, il primo pensiero è andato al rendicontare tutte le ore impiegate per l’organizzazione e lo svolgimento delle attività; poiché però tale operazione era già stata portata avanti con precisione da altri colleghi senza sortire riscontri fattivi nell’atteggiamento del cittadino idiota, i lesders hanno pensato, con decisione sofferta, ampiamente discussa ma condivisa, di sollecitare la riflessione della cittadinanza concordando di sospendere tutti i servizi inutili e costosi fatto salvo le sagre e le feste di fine legislatura consapevoli del valore elettorale di questi momenti di aggregazione.
    Naturalmente sono state mantenute e garantite tutte le attività essenziali come l'incasso dei tributi dai cittadini e dei contributi dello stato e altri numerosi progetti.
    Speriamo che in questo complesso momento le famiglie comprendano le nostre motivazioni e le sostengano evitando di essere costretti nostro malgrado ad elevare il livello di sofferenza da infliggere affinchè ste idioti capiscano che stiamo lavorando per loro e ci adorini!


    Chi, andando in pensione con 15 anni e l'80% dello stipendio,ha rubato le pensioni e il futuro dei giovani studenti?
    Gli operai della Feralpi!

    Chi lavora 18 ore settimana e ha 90gg di ferie e prende solo 1600€ mese?
    I dipendenti delle Cave!

    Chi se trovato in atteggiamenti sconvenienti e incapace di insegnare sta al proprio posto?
    Gli insegnanti delle scuole private!

    Di chi é la colpa se le università italiane sono in fondo alla classifica mondiale?
    Della scarsa opinione che il cittadino idiota ha degli insegnanti !

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  2. Il paragone stavolta è offensivo, caro Anonimo, e soprattutto non regge alla prova dei fatti.
    Si rechi una mattina che ha tempo alla scuola media di via Arnaldo 64 e veda con quali modalità e risultati lavorano in aula i professori che hanno diffuso la lettera aperta che Lei beceramente parodia. Poi, se vuole, ne riparliamo.

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  3. Stroncare in questo modo l'unico commento arrivato dopo 10 giorni francamente mi sembra molto Tafazziano. Tra l'altro non c'è alcun nesso tra la vostra ringhiosa risposta e ciò che si vuole esprimere: se il popolo bue ha una cattiva opinione della scuola e degli insegnanti questi ultimi invece di bacchettare la insensibilità dell'utente ( io mi sento più libero se sono cliente perché se una cosa non mi convince cambio invece se sono utente sopporto ) facciano delle riflessioni sul motivo per cui si è formata tale opinione, giusta o sbagliata che sia, è una questione di onestà intellettuale e di logica procedurale.
    Andate signori nei bar e nelle osterie e chiedete che opinione ha degli insegnanti del figlio il genitore che da giovane ha avuto insegnanti che a 38 anni sono andati in pensione con un milione e duecentomila lire quando lo stipendio di un operaio era di 850.000lire mese.
    Lo stato deve garantire lo scuola d'obbilgo gratuita allo studente, perciò dovrebbe dare i soldi allo studente perché li spenda dove meglio crede nell'ambito di istituti parificati, iinvece di essere obbligato utente di una scuola che non gradisce poter frequentare istituti anche privati che oggi sono appannaggio solo dei ricchi invece questa possibilità viene sacrificata in nome del diritto dei professori. Questo ha rovinato la scuola, con la scusa di garantire il diritto allo studio si è garantito il diritto di insegnare anche agli incapaci, non esistendo un modo per discriminarli dai capaci.

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  4. il nostro anonimo interlocutore deve essere molto vecchio perché sembra avere la fissa di iniqui e scandalosi privilegi ormai da tempo repertoriati dai libri di storia.
    Lo invitiamo a stare al tema sollevato dai docenti della scuola media di Calcinato a partire dalle loro reali condizioni di lavoro, se intende discutere in modo produttivo.
    Poi, certo, anche per lui vale il vecchio adagio "la libertà è sempre la libertà di chi la pensa diversamente".
    Illuminante (e lo ringraziamo perchè è una formidabile istantanea sull'attuale degrado del senso comune) è la sua distinzione fra "utente" e "cliente"; un po' di studi etimologici non gli farebbero male.

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  5. Se mi sono permesso di scegliere di poter essere cliente anziché utente una ragione ci sarà e non è certo una questione etimologica. Già nella definizione di senso comune si intravede l'antico equivoco di chi per difendere le masse sacrifica i cittadini che compongono le masse definendosi paladini di principi che poggiano su diritti la cui difesa si fa sempre a spese del soliti. Non sono giovane ma certo non così vecchio da non ricordarti che gli i insegnanti hanno sempre lottato per difendere i loro diritti che solo oggi essendo " degradato il senso comune " si definiscono iniqui privilegi che oggi anche voi definite cosi ma anche allora difendavate come schierati fuori tempo dalla parte sbagliata, mai una ammissione di errore mai una riflessione critica, accecati da una deformata idea di democrazia da non capire che parlare di " degrado del senso comune" è una affermazione che spaventa il cittadino sovrano, perché se il senso è comune vuol dire che è comunemente accettato dai cittadini e questo è ne degradato o altro, semplicemente rappresenta la frontiera che la storia, le vicissitudini sociali,economiche di un popolo hanno definito.
    Così invece di riflettere sulla diversità percepita dal cittadino che quando è utente si sente sopportato dal suo interlocutore che lo vede come un rompiscatole in più quando entra in ufficio, portatore di problemi e nessun vantaggio,viene osservato con sguardotruce, viceversa quando arrivi in un ufficio dove sei cliente sei portatore di problemi e anche di soldi perciò sei accolto da un sorriso . Qualsiasi osservazione è valida ma il comune sentire è questo. È solo privilegio arbitrario definire utenti chi usufruisce di servizi pubblici e clienti chi invece di prodott i commerciali, quando Alitalia come fs faceva parte del carrozzone statale c'erano pessimi servizi costi elevati e buchi di bilancio, però eravamo utenti,poi è arrivata la concorrenza gli aerei sono in orario i prezzi sono precipitati e siamo diventati clienti, contesi e coccolati, il resto è fuffa ideologica che nessun studio etimologico può cambiare. Ma una domanda la pongo, chi pagava i buchi di Alitalia? Il bracciante agricolo calabrese, così come l'impiegato della Fiat ,allora dobbiamo difendere i diritti dei poveri diavoli o quelli delle ostess o dei ferrovieri ?
    Se le famiglie potessero spostare i loro figlioli da una scuola all' altra e se fosse lo studente portatore dei soldi che lo stato spende per la sua istruzione e fosse libero ,da cittadino sovrano, di spenderei nella scuola che vuole, non assisteremmo a quelle aberranti sceneggiate in difesa di diritti che con i soliti trenta anni di ritardo anche voi definirete iniqui privilegi.

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  6. Leggo qui sopra un vivace scambio di idee. Mi spiace constatare come alla maleducazione nel persistere nell'anonimato, l'interlocutore di Linea Indipendente aggiunga di volta in volta sciatteria semantica, livore accumulato in so quali ambienti e, in quest'ultimo commento, una grossolana disinformazione dimpostrando di non conoscere per nulla il gruppo che gestisce il blog, quanto di più lontano ci possa essere dai difensori dei privilegi e asssitenzialismi di democristiana memoria. Se ben ricordo, contro i privilegi che anche lui giustamente stigmatizza, Linea Indipendente era in piazza (l'Anonimo preferirebbe "in campo"? - faccia lui) già nel 1984, quando nacque.
    Inviterei i nuovi commentatori a tornare al tema del post.
    flavio marcolini

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  7. Hoi ragazzi se un blog non richiede la registrazione non vedo perché definire maleducato chi anonimamnente, con toni assolutamente civili, cazzeggia ed esprime idee proprie, visto il mortorio che regnava su questo post che per 10gg non ha esalato respiro. Invece di ringraziarmi che vivacizzo il blog mi date del maleducato, becero, ignorante.
    Sono le idee espresse che dovete commentare non la persona che scrive.
    D'altra parte a me non frega meno di niente di conoscere il gruppo, anche perché risponde sempre quello e non c'è alcun altro in questo vivace scambio, mi limito a commentare ciò che leggo.
    Per quanto riguarda il livore non posso competere, rispondere alle due di notte... Una vita votata al sacrificio per il trionfo di una ideologia che, da sola, é implosa in tutto il mondo, decenni or sono e che la storia giudicherà come il più colossale abbaglio sociale dell'era moderna che ha lasciato sul terreno solo miseria, ingiustizia e morti!
    Ma suvvia ragazzi a me piacciono i
    resistenti é voi mi raccomando resistete, resistete e conservatevi perché siete un reperto politicamente preistorico, che supera i 28 anni... Non vi dico chi fa meglio di voi.

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  8. L'ultimo commento del caro Anonimo è un filino sopra le righe, ci pare. Sempre più lontano dal tema del post e dalla conoscenza della realtà di cui (prova a) parla(re).

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  9. 1)Il paragone stavolta è offensivo, caro Anonimo, e soprattutto non regge alla prova dei fatti.....Lei beceramente parodia.

    2)Il nostro anonimo interlocutore deve essere molto vecchio perché sembra avere la fissa di iniqui e scandalosi privilegi ormai da tempo repertoriati dai libri di storia.....
    un po' di studi etimologici non gli farebbero male.

    3)Leggo qui sopra un vivace scambio di idee. Mi spiace constatare come alla maleducazione nel persistere nell'anonimato, l'interlocutore di Linea Indipendente aggiunga di volta in volta sciatteria semantica.

    4)L'ultimo commento del caro Anonimo è un filino sopra le righe, ci pare. Sempre più lontano dal tema del post e dalla conoscenza della realtà di cui (prova a) parla(re).


    In quattro interventi mi son beccato di tutto, siete poco creativi e non c'e' reciproco nutrimento, sono l'unico col quale interagite nelgli ultimi due giorni,trattatemi meglio, e, cavolo, la parodia alla lettera dei professori mi dite che sono offensivo e becero, non disprezzate chi anima i blog

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  10. Informiamo il caro Anonimo che questa non è una sala di (ri)animazione, casomai non se ne fosse accorto.

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  11. Sono d'accordo . È mortuaria.

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  12. Io non so a cosa si riferisce "lineaindipendente" nella replica del 23 alle ore 21 quando invita l'anonimo sopra a recarsi alla scuola per vedere con quale modalità e con quali risultati lavorano i docenti che hanno scritto la lettera.
    Mi sono recato,solitamente va mia moglie, ai colloqui del mio figlio maggiore che frequenta la seconda classe e, al mio turno, mi sono seduto a parlare con il professore di arte e mi sono presentato porgendo la mano, il professore ignorando il mio gesto e con la testa bassa sul registro mi ha chiesto il nome del ragazzo e anche una foto!!! Fortunatamente avevo con me una foto e il professore dopo aver guardato la foto,controllato il registo,mi ha chiesto se la foto era recente?!?! Alla mia affermativa risposta,ha guardato e riguardato la foto e dopo una meditazione,guardando il registro mi disse"qui non ho scritto nulla vuol dire che va bene, no, anzi che non va male, buongiorno". Sono rimasto un po scioccato ma ho aspettato per parlare con il professore di matematica, anche qui fatica per ricordare l'alunno poi finalmente fra scuotimenti di testa e guaiti il professore comincia a parlare o forse a gemere, io mi avvicinavo per sentire ma non capivo una parola,il professore guardandomi mentre lo fissavo intensamente,non capendo,forse, il mio disagio continuava fra mezzi guaiti e mezze parole con fortissimo accento meridionale, niente contro i meridionali pure io ho radici meridionali, imperterrito, alla fine ho intuito più che capito. Tutti abbiamo bisogno di lavorare, ma questo professore non dovrebbe insegnare lo dicevan anche gli altri genitori che "non brilla proprio" immagino che anche il preside lo sappia,sarebbe gravissimo se non lo sapesse, ma lo sa perchè qualcuno dei presenti dice di aver parlato col preside il quale é atato molto evasivo argomentando che il prof. ìnsegna da tempo... in vari istituti..
    In classe sono 24,io pure io ho frequentato la scuola Dante Alighieri negli anni ottanta ed eravamo in 26 in aula ma non mi ricordo una simile sciatteria, tutti i professori in una /due settimane avevano fatto conoscenza con tutti e a mia madre nessuno mai ha chiesto la foto,ho poi incontrato altri professori decisamente e fortunatamente di diverso livello, ma mio figlio certamente non si innamorera'della matematica. Ma io penso che un cattivo professore può fare più danni di un cattivo medico e mi chiedo perché tutti sanno e tutti tollerano?? Quieto vivere, perché tutti teniamo famiglia? Ma un metodo selettivo in grado di garantire un certo livello c'è ?

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  13. Caro Anonimo delle 15.47, non avendo motivo di dubitare del Suo racconto, del quale La ringraziamo, La invitiamo a ripeterlo al Dirigente scolastico che, in presenza di un resoconto circostanziato, non potrà non avviare gli approfondimenti previsti dalla normativa vigente in materia.
    Se il Dirigente scolastico non vi darà corso (ma lo conosciamo a sufficienza per essere sicuri del contrario), può sempre scrivere un esposto al Dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale.
    Ma forse La trattiene il fatto che in Presidenza o col Provveditore non potrà celarsi dietro l'anonimato.

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  14. Se qualcuno volesse approfondire ci sono riferimenti più che sufficienti anche perché penso di non svelare alcun mistero e se, come pare, voi siete di casa allungate le orecchie,ascoltando i genitori e non potrete non sentire.
    Ma non spero che la scuola migliori perchè qualche genitore,che non é un esperto, va a lamentarsi ma perché, presumo, esiste un metodo di valutazione analitico con una graduatoria che secondo me dovrebbe essere pubblica, così i genitori, in modo trasparente, sanno con chi parlano e chi insegna al proprio figlio.

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  15. Grazie. A noi però hanno insegnato che ciascuno deve fare la sua parte, uscendo dall'ignavia.
    Un'informazione è meglio darla, all'Anonimo natalizio: in Italia le graduatorie delle varie classi di insegnamento sono pubbliche dal 1948, stilate per titoli, esami e anni di servizio. Possono essere consultate o richieste in copia alla segreteria della scuola.
    Noi le orecchie sull'Istituto di via Arnaldo le allunghiamo dal 1984. Vigilando, informando e partecipando. Come stiamo facendo in questi giorni.

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  16. Le graduatoria automatiche, per anzianità ,studio, provenienza, figliolanza, etc non sono quelle che intendevo io, fatte dal dirigente per il prof. In quella scuola e quell'anno . Però ho capito che secondo voi tutto va bene, ascoltate bene dal 1984 , mi sono sbagliato, scusatemi e vi prego di non considerare il racconto dell'ignavo.

    Ps.
    Non capisco perché accettate commenti senza richiedere la registrazione,salvo insultare poi chi racconta la sua,che non quadra con la vostra,uno indica una esperienza vissuta , liberi di crederci ,non crederci, di condividere o dissentire, ma perché fissarvi sull' indice . Cosa cambia nella realtà se uno si firma o è anonimo, volete dire che sono bugiardo perché sono anonimo, e allora ditelo. Non capiterà più.

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  17. Secondo noi non "va tutto bene", sennò non daremmo conto delle voci della protesta, non crede?
    Sul Ps - Dove li legge, caro Anonimo, gli insulti? Accettiamo di tutto, ci creda, ma ad ogni commento anonimo la nostra speranza è che... per dirLa colle Sue parole... "non capiterà più".

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  18. Capita che incontrando vicini e colleghi uno li saluti:"ciao ignavo",oppure" ma che bella ignavia hai oggi" e quello "grazie anche la tua vigliaccheria splende"oppure "ti vedo bello negligente oggi".
    Volevo solo illustrare una cosa che mi é capitata e che potrebbe capitare a chi seguisse il vostro consiglio dato il 23 ore 21, ma non ho fatto nomi o richiesta
    o di punizione o altro! Solo riporto di accadimenti.
    Scusatemi non capiterà più che commenti un vostro post.

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  19. Abbiamo sempre nettamente distinto la critica (anche serrata) alle opinioni dal sacro rispetto per l'Anonimo che le ha espresse. Grazie comunque per la sua elegante uscita di scena.

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