Siamo rimasti
sorpresi e increduli nel vedere il servizio televisivo di Rai News sul
rientro dei nostri marò dall'India. Uninformazione fuorviante, appiattita
sulla solita propaganda degli italiani brava gente.
Non si è voluto
ricordare l'incauta decisione di un ministro belligerante che ha armato le
nostre navi mercantili e che si è vantato di averci portato nelle zone
operative dell'Afghanistan con le, poi, conseguenti vittime civili e
militari.
No, non si dava una
notizia ma si assisteva ad un pezzo di propaganda: ritornano i nostri ragazzi,
ritornano i nuovi eroi della patria. Guardavamo allibiti il nostro presidente
Napolitano che abbracciava e baciava i due marò. Come? Napolitano, il massimo
rappresentante della giustizia italiana, il sostenitore dell'unione di popoli e
nazioni, da sempre difensore del diritto internazionale, si prestava ad uno spot
nazionalistico e vittimistico degno daltri tempi.
Come non sentirsi
imbarazzati? Una scena mai vista: un capo dello stato che accoglie con tutti gli
onori due fucilieri accusati di omicidio da uno stato straniero. Due militari
italiani non vittime di ingiustizia ma, prima di tutto, dell'imperizia e del
pressapochismo di chi li ha mandati allo sbaraglio.
Non ricordiamo alcun
presidente americano accogliere alla Casa Bianca gli aviatori che avevano
tranciato il cavo della funivia del Cermis o abbracciare l'omicida di
Calipari.
Riacquistare un
minimo di credibilità internazionale ci è costato un anno di governo Monti
e adesso ce la giochiamo solleticando un orgoglio nazionalistico fuori luogo,
mentre nella società reale divampa una crisi economica e morale
inaudita.
E' questo il ruolo
che la Costituzione
attribuisce al Presidente della Repubblica?
E' vittima anche lui
di una politica fatta di tante emergenze e di molte forzature delle regole
costituzionali?
Quale messaggio
comunica chi accoglie, baciandoli affettuosamente, due imputati di omicidio? Si
vuole a priori dare l'assoluzione?
Dal nostro massimo
rappresentante istituzionale ci saremmo aspettati un più attento comportamento,
nell'ambito dei suoi doveri costituzionali, da vero garante super partes.
Adriano Moratto, Gisella Bottoli, Pier Luigi Fanetti, Claudia Capra, Marco Maffeis, Prassede Gnecchi, Tullio Clementi, Michele Ventura, Marino Ruzzenenti, Marco Moliterni, Giovanni Castrezzati, Enrico Peyretti, Marcella Pepe, Nanni Salio, Piercarlo Racca, Massimiliano Pilati
Adriano Moratto, Gisella Bottoli, Pier Luigi Fanetti, Claudia Capra, Marco Maffeis, Prassede Gnecchi, Tullio Clementi, Michele Ventura, Marino Ruzzenenti, Marco Moliterni, Giovanni Castrezzati, Enrico Peyretti, Marcella Pepe, Nanni Salio, Piercarlo Racca, Massimiliano Pilati
Gli aviatori del Cermis così come Lozano sono stati processati in America. Se i Maro' fossero americani dubito che l'India,violando più di qualche trattato internazionale, li avrebbe sequestrati per processarli di eventuale omicidio colposo.Dire che il ministro ha armato i mercantili, mettendo quattro fucilieri a bordo nelle tratte dove si sono verificati assalti pirati, é affermazione priva di misura e buonsenso. Calipari pure era agente Italiano in area bellica,armato non per difendere la violazione di diritti internazionali,ma per proteggere interessi privati della signora Sgrena,che si trovava in tale area, in sprezzo a tutte le raccomandazioni ,sequestrata dai buoni, martirizzati dagli americani, che voleva intervistare. Calipari era armato come i Maro'e non si comprendo allora perché i Maro'detenuti ingiustamente 10 mesi senza processo devono essere evitati come la peste, mentre la Sgregna,quantomeno incosciente e causa dell'incidente, fu glorificata e la moglie di Calipari divenne parlamentare PD.
RispondiEliminaAl di là di qualche incertezza ortografica, il commento del nostro Anonimo domenicale (sarà sempre il solito?) stavolta la spara grossa. Mettere fucilieri (armati, meglio specificare) a bordo di mercantili significa dotarli di armamenti. O no?
RispondiEliminaNicola Calipari poi non era in Iraq a difendere gli interessi privati di Giuliana Sgrena, giornalista del 'manifesto' che non fu causa ma bersaglio (con lo stesso Calipari, che vi perse la vita) di un attentato che lo smemorato Anonimo chiama "incidente". Per approfondimenti basta consultare http://it.wikipedia.org/wiki/Nicola_Calipari.
Si, la domenica non ho nulla da fare e mi diverto leggendo il vostro blog, non sono l'unico, ne vedo un'altro uno forse due, è una folla.Personalmente,più che dalla stantia deformazine della realtà, radici anni 80, ultima versione, movimento studentesco, del blog,sono sempre divertito dalle vostre risposte che immancabilmente partono con: stavolta il nostro ha commesso un grossolano errore... Dimostra di non conoscere.. confonde.. Spara grossa etc ect.
RispondiEliminaCalipari era in missione in Iraq,pagato dagli italiani, per mediare la liberazione della Sgregna,che contraddendo tutte le raccomandazioni, come gli escursionisti domenicali che in cerca di emozioni, cadono nel burrone e fan rischiare la pelle ai soccorritori, si é fatta sequestrare dalle "vittime" che doveva intervistare. Calipari ci ha lasciato la pelle, gli italiani invece di vedersi rimborsati dalla Sgrena per i costi sostenuti nell'operazione e del riscatto,han dovuto sorbirsi il ritorno trionfale della Sgrena che per settimane
é stata al centro della scena, con la complicità dei compagni che avevano capito ancora la notte stessa che era un complotto americano. Citare poi wilkipedia come fonte attendibile va contro le regole minime del giornalismo,anche di provincia.
Citiamo wikipedia a un interlocutore che dissemina di strafalcioni e indebiti apostrofi e sincopi i suoi scritti.
RispondiEliminaMa se vuole, caro Anonimo, può approfondire leggendo anche il profilo dell'agente Calipari su www.difesa.it.
E resti al tema del post, se può. Sennò si taccia.
Uso il telefonino non avendo PC in casa e la tastiera non permette precisione e completezza di caratteri,ma ammettiamolo pure,sono ignorante, ma per un blog che si dichiara con gli ultimi emarginati e spesso ignoranti non vi fa onore. E poi cari unti, se mollo io questo per definizione cessa di essere una blog, diventa una bacheca. Mandatemi il panettone omaggio.
RispondiEliminaNon siamo in cerca di onore, ma della verità, che è lo splendore della realtà. E poi detestiamo la sciatteria, soprattutto se anonima.
RispondiEliminaLe avevamo chiesto però di restare al tema del post.
Non penso di essere sciatto, penso che voi siete invece maleducati e saccenti e anziché rispondere nel merito vi abbandonate a battute, allusioni pelose,se uno risponde per le rime, lo insultate.
RispondiEliminaE così finisce che il dissenso per il nostro pervicace anonimo si chiama maleducazione.
RispondiEliminaCome crede, ma ci trovi un sol punto in cui l'abbiamo insultato.
Poi però torni al tema, che noi abbiamo abbandonato solo per seguirlo in queste lezioni di bon ton e di lingua italiana, di cui pare avere forte bisogno.
Ps - Si dice (e si scrive) "penso che voi siate".
Gentile il ps . Vi lascio tregua perchè ho trovato da divertirmi altrove per qualche giorno. Sarò curioso,nel mentre, di vedere quanti visitatori commenteranno il vostri blog.
RispondiElimina