Ieri mattina 14 alunni della scuola media statale Dante Alighieri di Calcinato hanno disertato le lezioni per protesta contro la decisione assunta dai docenti in assemblea giovedì scorso di sospendere le attività integrative e extracurricolari (viaggi d’istruzione, scambi didattici, tornei d’istituto, saggi natalizi e di fine anno, mostre).
Gli alunni riottosi hanno sostato per un po’ davanti al cancello d’ingresso, poi si sono recati in municipio, dove ad accoglierli hanno trovato il sindaco Marika Legati, la quale ha trovato per loro ben tre ore del suo tempo, dalle ore 9.30 alle 12.30, discutendo e approfondendo i motivi del loro gesto. “E’ stata una opportunità per studiare le tematiche dei diritti degli studenti e i nodi della situazione economica attuale” ha dichiarato. “La protesta di questi alunni è stata ascoltata e canalizzata con una sorta di lezione dal vivo in sala consiliare. Al termine della mattina i vigili urbani li hanno riaccompagnati a scuola”.
Giova ricordare che l’agitazione dei docenti della media di Calcinato rientra nel quadro delle agitazioni indette a livello nazionale dagli insegnanti in collaborazione con le famiglie, a difesa della scuola pubblica che i provvedimenti governativi stanno progressivamente smantellando a tutto vantaggio di quella privata, in spregio all’articolo 33 della Costituzione.
Minimizza l’episodio il dirigente scolastico Michele Falco il quale parla di “ragazzata, un fatto circoscritto di 14 alunni su 414, con i quali - spiega - abbiamo aperto un dialogo che li ha condotti a riflettere sul loro gesto”.
“Mi preoccupa di più il disagio dei docenti - aggiunge - il clima di solitudine e frustrazione in cui svolgono il loro compito educativo, che li ha condotti a preannunciare una forma di protesta sulla quale mi auguro ci siano ripensamenti. La loro scelta mescola più cose: questioni di natura sindacale, aspetti economici e un certo disagio nelle relazioni con le famiglie. Sinora è stata dichiarata da una professoressa in consiglio di istituto ma non formalizzata con un atto formale. Mercoledì 12 alle ore 13 li incontrerò per cercare di capire le loro motivazioni. E’ necessario costruire un’alleanza positiva con i genitori, senza compiere atti che rischiano di essere controproducenti visti i primi esiti. Sono certo che i professori, che da sempre profondono grandissime energie didattico-educative verso gli alunni, sapranno trovare modalità più positive e adeguate per essere efficacemente ascoltati e compresi nelle loro necessità professionali”.
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...con gli insegnanti a difesa del LORO posto e basta! (l'avevo già letto sul Bresciaoggi... magari è lo stesso?)
RispondiEliminaDisattento il nostro caro Anonimo oggi. Gli farebbe bene un po' di collazione.
RispondiEliminaIl fatto incontestabile è che i finanziamenti alle scuole private, con preziosi denari sottratti alla pubblica istruzione, sono fuori legge. A meno di non considerare la Costituzione un inutile pezzo di carta.
Se i finanziamenti alle scuole private sono fuori legge vuol dire che governo, parlamento, presidente della repubblica e corte costituzionale sono golpisti!
RispondiEliminaHanno fatto un concorso a prova di deficenti e il 30% dei docenti non lo ha superato (35 risposte corrette su 55 in 55 minuti).Questo é incontestabile!!! Guardate il Rating mondiale delle università,l'Italia é da terzomondo e ancora gli insegnanti stanno lottando per il loro diritti. È ora che gli studenti difendano i loro diritti di avere un scuola che forma e insegnanti selezionati.La costituzione difende il diritto all'istruzione degli studenti che CONTRASTA col posto fisso e 18 ore settimanali e senza mai mai una selezione mai un professore su 700000 cacciato per incapacità(chi di voi non ha incontrato nella propria esperienza scolastica almeno 4/5 insegnanti che tutti ma tutti i compagni giudicavano gravemente deficenti,pure i presidi che in pubblico difendono omertosamente il corpo insegnante per il quieto vivere, eppure ce li siamo dovuti sorbire. Questo é Contro la Costituzione !!
concordo con il commento precedente: difendere la classe degli insegnanti (degli statali in genere) oggi, è assolutamente fuori luogo.
RispondiEliminaL'intelligenza non lo consente, neanche se si appartiene, come me, a questa categoria.
La scuola necessita di una rivoluzione: nuovo quadro dell'offerta formativa su dodici mesi e su otto ore giornaliere, meritocrazia e nuove modalità di arruolamento.
Lo dico da sinistra.
Buonasera