Linea Indipendente
aderisce
alla manifestazione promossa dai migranti a Brescia
SABATO 6 FEBBRAIO 2010 alle ore 14,30
TUTTI GLI ADERENTI SONO INVITATI A PARTECIPARE!
Per organizzare la partenza da Calcinato
potete telefonare al 328.9683409 o scrivere a linea.indipendente@hotmail.it
A Brescia ci troviamo alle ore 14,15 in Piazza della Loggia
davanti alla statua della Bella Italia
APPELLO
Le delibere razziste e xenofobe dei Comuni di Brescia, il bonus bebè ai soli nati da cittadini italiani, e l'offensiva somma di 400 euro per lasciare l'Italia, di Coccaglio con l'operazione White Christmas, di Trenzano con l'obbligo di parlare la lingua italiana, di Castelmella che assegna borse di studio ai soli figli di italiani hanno creato una situazione intollerabile per le decine di migliaia di migranti che vivono, lavorano nella provincia di Brescia. Ma non basta. Il "pacchetto sicurezza" varato dal governo che introduce il "reato di clandestinità" e la volontà di aprire un Centro di identificazione e Espulsione a Brescia mostrano come i migranti siano considerati cittadini di serie B, senza i diritti fondamentali. Tutto ciò lo abbiamo chiamato razzismo istituzionale.
Un razzismo molto pericoloso perché proviene dalle istituzioni che dovrebbero invece favorire la convivenza e le pari opportunità.
La crisi economica fa il resto, per noi si somma al razzismo che si sta diffondendo. Perdere il posto di lavoro significa per noi perdere il permesso di soggiorno e ritornare "clandestini".
Chiediamo il ritiro di tutte le delibere razziste dei Comuni nella provincia di Brescia. Il sostegno ai lavoratori migranti che perdono il lavoro e l'allungamento della durata del permesso di soggiorno in questo periodo di crisi. Il blocco degli sfratti per i licenziati e i disoccupati.
Sabato 6 febbraio scenderemo in piazza per mostrare quanto contano e sono importanti i migranti e le migranti per la provincia di Brescia. Sarà anche una tappa verso il 1° marzo, la giornata di sciopero degli immigrati, che vedrà una mobilitazione nazionale. Non andremo al lavoro, non manderemo i nostri figli a scuola, non faremo acquisti, chiuderemo i nostri negozi.
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