i compagni del gruppo libertario Spartaco organizzano una rassegna cinematografica estiva nel cortile del centro sociale di via roma a calcinato:
per informazioni: 338 4721505
giovedì 23 luglio ore 21.00
LA GRANDE GUERRA - Mario Monicelli
con Alberto Sordi, Vittorio Gassman e Silvana Mangano
Anno di produzione: 1959 - Durata: 135 minuti
Uno dei capolavori della storia del cinema: si raccontano, combinando comicità e toni drammatici, le vicissitudini di un gruppo di commilitoni sul fronte italiano nel 1916, antieroi umani ed impauriti, rassegnati e solidali, accomunati dalla partecipazione forzata ad una catastrofe che li travolgerà. Per la prima volta la rappresentazione della Prima Guerra Mondiale viene depurata dalla propaganda retorica e dal mito di una guerra favolosa ed eroica. Il film denuncia l’assurdità e la violenza del conflitto, e le condizioni di vita miserevoli della gente e dei militari. La convivenza obbligata nelle tricee contribuì a formare uno spirito nazionale fino ad allora quasi inesistente, in forte contrasto con i comandi e le istituzioni, percepite come le principali responsabili di quel massacro.
Anno di produzione: 1959 - Durata: 135 minuti
Uno dei capolavori della storia del cinema: si raccontano, combinando comicità e toni drammatici, le vicissitudini di un gruppo di commilitoni sul fronte italiano nel 1916, antieroi umani ed impauriti, rassegnati e solidali, accomunati dalla partecipazione forzata ad una catastrofe che li travolgerà. Per la prima volta la rappresentazione della Prima Guerra Mondiale viene depurata dalla propaganda retorica e dal mito di una guerra favolosa ed eroica. Il film denuncia l’assurdità e la violenza del conflitto, e le condizioni di vita miserevoli della gente e dei militari. La convivenza obbligata nelle tricee contribuì a formare uno spirito nazionale fino ad allora quasi inesistente, in forte contrasto con i comandi e le istituzioni, percepite come le principali responsabili di quel massacro.
giovedì 23 luglio ore 21.00
BRIAN DI NAZARETH - dei Monty Python - Terry Jones
BRIAN DI NAZARETH - dei Monty Python - Terry Jones
con i Monty Python: Terence Bayler, John Case, Graham Chapman, John Cleese, Terry Jones, Michael Palin e Eric Idle
Anno di produzione: 1979 - Durata: 94 minuti
“La cosa più significativa del nostro lavoro è che sia riuscito a far arrabbiare gente di tutte le religioni, proprio tutte, cattolici, ebrei, protestanti, ortodossi, buddisti. È stato magnifico” (M. Palin). Il film narra vita e disgrazie di Brian, giovane giudeo conterraneo e coetaneo di Gesù, visitato per errore dai Re Magi, contattato dal Fronte Popolare della Giudea e infine crocifisso. Si attaccano con pungente ironia i sacerdoti del tempio, i mercanti fuori o dentro di esso, i soldati e i funzionari dell'Impero Romano, gli oppositori dell'Impero che si fanno la guerra tra loro, i bigotti che non hanno senso critico, la gente oppressa dal fanatismo, e molti altri. Il bersaglio dei Monty Python è ogni forma di fanatismo collettivo, sia quello religioso, sia quello ideologico e politico dei gruppi eversivi. C'è materia per ridere...e per meditare.
Anno di produzione: 1979 - Durata: 94 minuti
“La cosa più significativa del nostro lavoro è che sia riuscito a far arrabbiare gente di tutte le religioni, proprio tutte, cattolici, ebrei, protestanti, ortodossi, buddisti. È stato magnifico” (M. Palin). Il film narra vita e disgrazie di Brian, giovane giudeo conterraneo e coetaneo di Gesù, visitato per errore dai Re Magi, contattato dal Fronte Popolare della Giudea e infine crocifisso. Si attaccano con pungente ironia i sacerdoti del tempio, i mercanti fuori o dentro di esso, i soldati e i funzionari dell'Impero Romano, gli oppositori dell'Impero che si fanno la guerra tra loro, i bigotti che non hanno senso critico, la gente oppressa dal fanatismo, e molti altri. Il bersaglio dei Monty Python è ogni forma di fanatismo collettivo, sia quello religioso, sia quello ideologico e politico dei gruppi eversivi. C'è materia per ridere...e per meditare.
giovedì 6 agosto nella ricorrenza dello sganciamento della bomba atomica su hiroshima
IL DOTTOR STRANAMORE [ovvero: come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba] - Stanley Kubrick
con Peter Sellers, George C. Scott e Sterling Hayden
Anno di produzione: 1963 - Durata: 93 minuti
Uno psicopatico generale d'aviazione USA, deciso a salvare il mondo dal complotto comunista, è pronto ad attaccare l'Unione Sovietica con armi nucleari. Specchio fedele degli scenari apocalittici paventati in piena guerra fredda, oggi il film mantiene tutta la sua attualità: se la minaccia di uno scontro nucleare non è incombente come allora, resta vivo il sentimento di impotenza che si prova ad immaginare le redini del mondo in mano a degli idioti. Nel contesto dell'imminente distruzione del mondo, l'ipocrisia, le incomprensioni, la lascivia, la paranoia, l'ambizione, il patriottismo, l'eroismo ed anche la ragionevolezza evocano un'orribile risata. I protagonisti sono uomini dominati dai propri istinti nonostante si nascondano dietro i miti del potere, quali la scienza, l'efficientismo, la sacralità della proprietà, la logica della deterrenza. Alla fine la distruzione senza una causa: Kubrick lancia il suo messaggio non solo contro la guerra, ma contro l'uomo, la sua follia e la sua tendenza all'autodistruzione.
Anno di produzione: 1963 - Durata: 93 minuti
Uno psicopatico generale d'aviazione USA, deciso a salvare il mondo dal complotto comunista, è pronto ad attaccare l'Unione Sovietica con armi nucleari. Specchio fedele degli scenari apocalittici paventati in piena guerra fredda, oggi il film mantiene tutta la sua attualità: se la minaccia di uno scontro nucleare non è incombente come allora, resta vivo il sentimento di impotenza che si prova ad immaginare le redini del mondo in mano a degli idioti. Nel contesto dell'imminente distruzione del mondo, l'ipocrisia, le incomprensioni, la lascivia, la paranoia, l'ambizione, il patriottismo, l'eroismo ed anche la ragionevolezza evocano un'orribile risata. I protagonisti sono uomini dominati dai propri istinti nonostante si nascondano dietro i miti del potere, quali la scienza, l'efficientismo, la sacralità della proprietà, la logica della deterrenza. Alla fine la distruzione senza una causa: Kubrick lancia il suo messaggio non solo contro la guerra, ma contro l'uomo, la sua follia e la sua tendenza all'autodistruzione.
[Bresciaoggi - domenica 19 luglio]
RispondiEliminaCALCINATO. Il pacchetto sicurezza nel mirino dell’happening di Spartaco
Musica e parole multietniche
per scacciare l’intolleranza
La festa dei popoli propone una riflessione sul razzismo sociale e le leggi contro la libertà
Da anni Calcinato è uno dei paesi della nostra provincia con la più alta vocazione multietnica. L’ultima rilevazione parla di duemila stranieri residenti su una popolazione di 12 mila abitanti. Fra le comunità più rappresentate spicca quella albanese (oltre 600 residenti). A seguire il Marocco (300) e Senegal (170).
Se la presenza straniera non ha mai creato problemi di ordine pubblico e convivenza, il cammino sulla strada dell’integrazione non è certo in discesa. A dare un contributo al dialogo fra persone di nazionalità diversa sarà stasera la «Festa Multietnica» organizzata nel cortile del centro sociale di via Roma dal gruppo libertario Spartaco.
«L’happening scandito da musica e danze vuole promuovere la cultura della tolleranza e opporsi alla deriva razzista che sembra aver imboccato l’Italia e più in generale l’Europa» osserva il portavoce del collettivo Mario Carleschi. La serata che si apre alle 19,30 sarà animata dall’esibizione del gruppo «Il Salterio». Sul palco si alterneranno band straniere e italiane. «Medici spia, reato di clandestinità, sindaci sceriffo, ronde e militari in congedo a pattugliare il territorio - osserva Carleschi - intorno a noi monta sempre più una escalation di razzismo e violenza istituzionale che stringe tutte e tutti nella morsa della paura, dello sfruttamento e del controllo.
«Il parlamento approva il pacchetto sicurezza - prosegue Carleschi - ma le campagne elettorali anche nel nostro Comune parlano solo di paura e di clandestini. In assenza di politiche contro la crisi economica, l’unica e facile risposta è la paura dello straniero, che si traduce nella riduzione di libertà e diritti». Queste misure - sottolinea Spartaco - colpiscono in particolare i migranti. «ma soprattutto - rimarca Carleschi - puntano a rompere i rapporti di solidarietà tra le persone, alimentano la paura e rendono tutte e tutti più ricattabili, Rifiutiamo un razzismo che non guarda solo al colore della pelle, ma vuole colpire preventivamente chi reclama diritti, reddito, casa, cittadinanza e libertà di movimento per tutti». E per provare a ragionare insieme di questi temi, in un clima di serenità e distensione, stasera ci sarà spazio davvero per tutti.F.MAR.