Suonala ancora Joanie!
Joan Baez ha dedicato la versione in lingua farsi dell’inossidabile gospel We Shall Overcome alla lotta nonviolenta del popolo iraniano, con questa breve dichiarazione.
Joan Baez ha dedicato la versione in lingua farsi dell’inossidabile gospel We Shall Overcome alla lotta nonviolenta del popolo iraniano, con questa breve dichiarazione.
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To the People of Iran:
In you the world sees the power of nonviolence. We hear it in the roar of your silence and see it in your eyesas you sit down peacefully in the face of terror. We are moved by your courage and inspired by your sacrifices.
I am fortunate to be alive to witness this movement. I send you my prayers, love, and support.
--Joan Baez
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Se vuoi ascoltare Joan Baez che la canta da casa sua clicca
Negli ultimi giorni, il mondo ha assistito alle massicce manifestazioni in Iran, in risposta ai brogli avvenuti nelle elezioni del 12 giugno. Centinaia di migliaia di persone si sono riversate nelle strade di Teheran e di altre grandi città per esprimere i loro sentimenti circa i risultati delle elezioni. Mentre, per la maggior parte, queste manifestazioni sono state pacifiche, vi sono notizie di sparatorie e pestaggi che hanno causato decine di morti e feriti. Secondo fonti ufficiali, almeno 10 morti e più di 100 sono stati feriti.
Sosteniamo tutti i mezzi nonviolenti per risolvere la situazione di tensione in Iran. Invitiamo coloro che stanno giustamente contestando i risultati delle elezioni a continuare a mantenere la calma e ad astenersi da danneggiare beni pubblici. Allo stesso tempo, condanniamo fermamente il governo e l'uso della forza contro civili disarmati. La violenza non è una soluzione, e genera sempre più violenza. Martin Luther King, nella sua guida ai "Sei Principi di nonviolenza", ci ricorda non solo che la nonviolenza è attiva, e un modo di vita, ma che la nonviolenza sceglie l’amore invece dell’odio, che cerca di sconfiggere l'ingiustizia, non le persone, e che possiamo essere educati e trasformati dal sacrificio nonviolento. Chiediamo a tutte le parti - in Iran e al di fuori dei suoi confini - di impegnarsi a un dialogo aperto e trasparente, non demonizzare gli avversari politici e ricercare la risoluzione nonviolenta in tutti gli aspetti di questo conflitto.Invitiamo a partecipare alle fiaccolate promosse in tutte le città italiane venerdì 3 luglio 2009 in occasione del 21° anniversario della tragedia dell’Airbus della Iran Air (il 3 luglio 1988 la nave americana "Vincennes" abbattè un Airbus della Iran Air, le vittime furono 289, tutte civili. Gli USA in un primo tempo dissero che l’aereo civile volava fuori dalla rotta commerciale e che era in fase di discesa verso la loro nave, poi riconobbero che tutto ciò non era vera e diedero la colpa all’"inesperienza e lo stress" di chi aveva sparato).
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