venerdì 5 dicembre 2014

Tav: una lettera ai presidenti di Provincia e Regione

Al Presidente della Regione Lombardia
On. Maroni Roberto
Al Presidente della Provincia di Brescia
Mottinelli Pier Luigi
Pregiatissimi Presidenti,
a nome del Comitato NO TAV e del Comitato Cittadini di Calcinato siamo a sottoporre alla Vs. cortese attenzione la presente lettera in riferimento al progetto TAV che colpirà in maniera devastante il territorio bresciano. Calcinato sarà tra i comuni più danneggiati dal passaggio di questa opera (Tav e Bretella di collegamento con stazione di Brescia) e i disagi andranno ad aggravare un territorio già fortemente colpito da una serie di infrastrutture tra cui l’autostrada, la ferrovia attuale, le tangenziali, le strade statali e per finire una serie innumerevoli di discariche. Un territorio che per molti giorni all’anno rileva già oggi un inquinamento dell’aria non conforme agli standard. Un territorio dove da anni la cittadinanza chiede alle Amministrazioni Comunali e agli enti preposti un monitoraggio sanitario relativamente alle malattie legate all’inquinamento.
Per anni, il TAV, è stato un argomento molto discusso dalla cittadinanza di Calcinato, ma negli ultimi mesi è diventata un’ossessione a seguito dell’improvvisa accelerazione che il Governo Italiano ha innescato procedendo all’iter per l’avvio dell’opera. Non vi è giorno che giornali e tv locali non parlino di TAV, opera che, come ben sapete, è un’assurdità dal punto di vista economico, ambientale e sociale.
Esperti in materia da anni ci dicono delle innumerevoli criticità che quest’opera comporta e che non serve ai cittadini;
  • non porterà nessun vantaggio economico e diventerà una “cattedrale nel deserto” per coprire una mostruosità come l’aeroporto di Montichiari che da anni procede al suo tentativo “di voler decollare” ma non parte mai;
  • devasterà un territorio fiorente di agricoltura, vitigni arte e turismo facendo perdere posti di lavoro certi con promesse occupazionali alquanto insicure;
  • le merci non sono mai passate in nessuna linea TAV e non passeranno se, non verranno modificate normative e tecniche strutturali importanti. Nonostante questo, i politici italiani, continuano a comunicare questo falso messaggio illudendo i cittadini che diminuirà il trasporto su strada quando invece, sappiamo benissimo che tutto resterà come è ora;
  • il TAV che passerà da Brescia non sarà alta velocità; un opera progettata per andare a 300 km/h, ma alla quale si chiede una fermata ogni 60 chilometri, non corrisponde agli standard del progetto. Quest’ultimo sarà l’ennesimo investimento “all’italiana”, tenuto sotto osservazione dalle autorità europee come nuovo, assurdo spreco di denaro pubblico.
Tutto questo quando soluzioni alternative, più praticabili e sostenibili sono già state individuate. Il potenziamento della linea storica, oggi largamente sottoutilizzata, garantirebbe un risparmio consistente di risorse e sarebbe comunque una risposta positiva alle richieste dell’Europa, per l’ammodernamento dell’attuale rete ferroviaria. Nazioni come Germania e Regno Unito hanno abbassato alla velocità di 250 km/h il limite sulle loro linee interne; velocità utilizzata dai convogli ferroviari sulla tratta Brescia - Verona. In Francia il TGV è economicamente in attivo solo per la linea Parigi – Lione, dati della Corte dei Conti francese. Gli USA, che spesso vengono considerati come esempio, sono contrari al progetto dell'Alta Velocità.
Ma allora perché i politici ripropongono continuamente il TAV? Perché non capiscono che questi soldi pubblici stanziati per quest’opera devono essere utilizzati per le vere emergenze degli italiani?
Perché le amministrazioni locali vanno alle Conferenze dei Servizi facendo osservazioni al fine di portare a casa mitigazioni, opere e compensazioni senza avere mai avuto il coraggio di dire NO, perdendo così sempre più consensi e fiducia da parte della loro cittadinanza?
Perché la Provincia di Brescia dice di valutare soluzioni alternative alla TAV e poi chiede a gran voce che la stessa passi da Brescia quando ai cittadini bresciani questa opera non servirà mai?
Perché la Regione Lombardia che programma lo stop nei prossimi anni alla cementificazione sul territorio regionale, che a loro dire “ha già dato”, non dica a gran voce NO alla TAV tutelando già da subito nuovo territorio?
Vi sembrano queste politiche coerenti?
Carissimi Presidenti,
A noi cittadini il TAV non serve. Siamo stanchi di politici rassegnati che pensano che tutto debba andare così. Quest’opera deve essere fermata; è costosa, inutile e aggraverà l’economia di una società che è già agli stenti. Vi chiediamo una seria e responsabile presa di posizione per dire NO al TAV. Voi insieme al Governo Italiano siete ancora in tempo per farlo ed essere al nostro fianco nella tutela del territorio bresciano che abbiamo il dovere di salvaguardare per le generazioni future.
Ognuno di noi sarà responsabile per quello che avrà fatto; ognuno di noi sarà ugualmente responsabile anche per quello che non avrà fatto e che poteva fare. Noi oggi scrivendovi, ricordiamo la responsabilità che avete nel cambiare scelte di politica vecchie e rispondere alle vere necessità attuali dell’Italia e dei suoi cittadini.
Grazie per l’attenzione.
COMITATO NO TAV CALCINATO
COMITATO CITTADINI DI CALCINATO
Calcinato, 28 Novembre 2014


Nessun commento:

Posta un commento