"Il grande successo di partecipazione - affermano in un comunicato - delle
recenti mobilitazioni mostra la concreta possibilità
di creare un movimento popolare capace di bloccare quest’opera inutile, costosa
e dannosa per il territorio e l’economia bresciana. Nonostante questo il general contractor che ha in carico la realizzazione dell’opera
mostra l’intenzione di voler aprire i cantieri entro la metà del 2015, forte di
un sistema legislativo che ancora ci impone le grandi opere come investimenti
prioritari per il Paese”.
E aggiungono che “i tecnici si stanno
aggirando dai primi di novembre nel territorio di Calcinato per effettuare
escavazioni e carotaggi, molte volte senza l’autorizzazione dei proprietari”. Secondpo loro sono “del tutto illegittimi i tentativi di avvio degli scavi, non
preavvisati e precedenti a un via libera ufficiale definitivo ai lavori della
tratta in questione: i proprietari devono comunque dare il consenso a tali
operazioni e se non sono d’accordo possono rifiutare l’ingresso. Per poter
contrastare queste azioni – come è accaduto nei giorni scorsi nella campagna di
Calcinatello – è stato creato un Soccorso No Tav contattabile al 328.3056509”.
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