Pubblichiamo la "Sintetica Relazione di accompagnamento" al ricorso ai sensi D.L. n. 83 del 22 giugno 2012 convertito con modificazioni dalla Legge n°134 del 2012 in G.U. del 11 agosto 2012.
1) Cenni Storici
La GRUPPO IMAR SPA opera nel settore del riscaldamento domestico da oltre 40 anni con un’offerta che si è sempre contraddistinta per i suoi contenuti innovativi. Questo è possibile grazie alle competenze progettuali maturate, alla specificità e complessità dei processi produttivi che consentono l’ideazione e la produzione di sistemi di riscaldamento e climatizzazione con caratteristiche uniche che collocano la nostra offerta ai vertici del mercato anche in termini di posizionamento di prezzo. Il processo è verticalmente integrato : dall’ascolto del mercato alla progettazione, la messa in produzione, la promozione ,vendita e postvendita; sul versante industriale da ghisa e carbone al prodotto finito.
La scelta strategica di essere sempre un passo avanti comporta, da sempre, un elevato livello di investimenti per lo sviluppo di nuovi prodotti e per l’ottimizzazione dei processi.
Nel 2010 l’Azienda ha vinto il concorso, promosso da Legambiente, Confindustria e Regione Lombardia, prima su 230 i progetti candidati, per la “filiera” delle energie rinnovabili.
La struttura produttiva occupa, a regime, circa 100 persone e consta di due divisioni: la fonderia di ghisa per la produzione dei corpi caldaia e l’assemblaggio per il prodotto finito. La fonderia lavora, oltre che per l’autoconsumo, anche per alcuni clienti esteri mentre il prodotto finito è destinato principalmente al mercato italiano.
2) La crisi
Il mercato italiano, che vale storicamente circa i 2/3 del fatturato, subisce marcatamente la crisi dei consumi nella componente legata alla sostituzione del parco prodotto esistente che vale almeno l’80% del totale e quella dell’edilizia per quanto riguarda le nuove costruzioni e quindi il primo equipaggiamento che storicamente vale una quota di mercato che si aggira intorno al 20%.
L’attuale crisi finanziaria è maturata in questo contesto principalmente con la repentina contrazione e saturazione della nicchia dei prodotti solari termici integrati, dove l’Azienda è leader con una gamma completa che conta numerosi brevetti, destinati prevalentemente alle nuove costruzioni. Questa situazione ha determinato, nel 2011 una contrazione del fatturato sul mercato italiano del 46% compromettendo l’equilibrio finanziario della società.
Per fronteggiare la situazione l’assemblea dei soci, su proposta del Consiglio di Amministrazione, ha deliberato, nell’agosto 2011, un finanziamento soci in conto futuro aumento di capitale fino a € 3.000.000 che al 31.12.2011 risulta versato per € 2.426.333. Questo apporto, unito alla riduzione dei costi conseguita nel 2011, sarebbe stato sufficiente a ripristinare l’equilibrio finanziario e mantenere inalterate le prospettive dell’azienda. Purtroppo, a partire da settembre 2011, le mutate condizioni di mercato hanno indotto parte del sistema creditizio ad adottare un atteggiamento restrittivo nei confronti delle imprese che, come la nostra, si è trovata in difficoltà finanziaria
Di fatto le risorse sono finite essenzialmente nella riduzione debitoria di due /tre istituti di credito.
Inoltre, le difficoltà dei soci e di Gruppo Imar di reperire nuove risorse finanziare non ha consentito di fronteggiare adeguatamente la crisi aziendale generando nei fatti interruzioni della produzione pur in presenza di domanda di prodotto, mettendo l’Azienda in condizioni di non soddisfare assolutamente la domanda.
Riportiamo di seguito il sintetico Stato Patrimoniale e Conto Economico che rende l’idea dell’evoluzione temporale della crisi.
ATTIVITA'
|
31.12.2011
|
31.12.2010
|
31.12.2009
|
31.12.2008
|
31.12.2007
|
31.12.2006
|
Immobilizzazioni immateriali
|
2.932.229
|
2.396.869
|
2.270.933
|
2.165.628
|
2.371.038
|
2.020.880
|
Immobilizzazione materiali
|
16.405.349
|
16.529.055
|
16.947.214
|
17.406.569
|
17.483.000
|
17.041.503
|
Immobilizzazioni finanziarie
|
2.503.748
|
3.753.190
|
3.869.148
|
3.773.390
|
3.662.925
|
3.550.077
|
TOTALE IMMOBILIZZAZIONI
|
21.841.326
|
22.679.115
|
23.087.296
|
23.345.587
|
23.516.963
|
22.612.460
|
Rimanenze
|
3.886.001
|
4.354.447
|
4.637.985
|
5.199.035
|
6.096.530
|
5.343.552
|
Crediti
|
8.424.578
|
10.800.142
|
7.687.448
|
9.331.001
|
12.428.788
|
12.272.533
|
Attività finanziarie, non imm.
|
210.520
|
210.520
|
0
|
0
| ||
Disponibilità liquide
|
127.758
|
148.122
|
112.158
|
115.884
|
208.015
|
133.996
|
ATTIVO CIRCOLANTE
|
12.648.857
|
15.513.230
|
12.437.591
|
14.645.921
|
18.733.333
|
17.750.081
|
RATEI E RISCONTI
|
295.799
|
404.788
|
429.288
|
536.052
|
594.458
|
859.982
|
TOTALE ATTIVO
|
34.785.982
|
38.597.133
|
36.256.562
|
38.527.560
|
42.844.754
|
41.222.522
|
PASSIVITA'
|
31.12.2011
|
31.12.2010
|
31.12.2009
|
31.12.2008
|
31.12.2007
|
31.12.2006
|
PATRIMONIO NETTO
|
9.537.744
|
13.555.662
|
14.140.791
|
14.123.642
|
14.503.457
|
15.225.235
|
FONDI PER RISCHI E ONERI
|
666.715
|
573.282
|
725.936
|
542.845
|
1.154.934
|
1.000.329
|
TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO
|
540.710
|
661.238
|
747.045
|
859.306
|
935.756
|
965.052
|
DEBITI PER OGNI VOCE
|
23.915.991
|
23.705.174
|
20.051.945
|
22.424.662
|
25.652.942
|
23.532.992
|
RATEI E RISCONTI PASSIVI
|
124.821
|
101.777
|
590.845
|
577.105
|
597.666
|
498.914
|
TOTALE PASSIVO
|
34.785.982
|
38.597.133
|
36.256.562
|
38.527.560
|
42.844.754
|
41.222.522
|
CONTO ECONOMICO
|
31.12.2011
|
31.12.2010
|
31.12.2009
|
31.12.2008
|
31.12.2007
|
31.12.2006
|
VALORE DELLA PRODUZIONE
|
14.394.325
|
23.080.079
|
25.144.356
|
28.022.397
|
24.079.542
|
23.093.389
|
COSTI DELLA PRODUZIONE
|
-17.161.896
|
-21.446.603
|
-23.107.635
|
-26.139.779
|
-22.577.256
|
-21.837.911
|
DIFFERENZA TRA VALORE
E COSTI DELLA PROD.(A-B)
|
-2.767.571
|
1.633.476
|
2.036.722
|
1.882.618
|
1.502.286
|
1.255.479
|
PROVENTI E ONERI FINANZIARI
|
-823.197
|
-802.025
|
-1.054.701
|
-1.356.697
|
-1.106.171
|
-815.969
|
RETTIFICHE VALORE ATT. FINANZ.
|
-950.618
|
0
|
-28.400
|
-40.000
|
0
| |
TOT.PRIMA D/IMPOSTE (A-B-C+E)
|
-5.497.314
|
466.723
|
585.835
|
420.487
|
24.659
|
41.453
|
Imposte sul reddite d'esercizio
|
-179.215
|
-284.129
|
-300.915
|
-32.531
|
21.335
|
-5.184
|
UTILE D'ESERCIZIO
|
-5.676.529
|
182.594
|
284.921
|
387.956
|
45.994
|
36.269
|
3) Le prospettive
Attualmente il portafoglio ordini ammonta a circa € 2.000.000. Le prospettive del mercato italiano sono per un lento ma progressivo recupero grazie ai nuovi prodotti funzionanti con energie rinnovabili che garantiscono il miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici ed alle incentivazioni contenute nel decreto 83/2012 sul recupero e la riqualificazione delle esistenti costruzioni. Molto più interessanti sono invece le aspettative provenienti dall’estero, soprattutto Russia e Ucraina. Infatti, sono mercati in forte crescita con una richiesta significativa di prodotti in ghisa. A questo bisogna aggiungere che sono rimaste poche fonderie in grado di fornire questi prodotti e Gruppo Imar grazie ai processi di cui è dotato può proporre un prodotto che a parità di prestazioni utilizza circa 1/3 della materia prima di una fusione tradizionale con evidenti vantaggi in termini di costo e di impatto ambientale. Non è avventato stimare la possibilità di saturare la capacità produttiva della fonderia in 3 anni. L’Azienda ha prodotti, competenze, strutture, impianti e mercato per poter sviluppare ricavi superiori al punto di pareggio.
4) Conclusioni
L’Azienda ha prodotti, competenze, strutture, impianti e mercato per poter sviluppare ricavi che possono essere nel breve superiori al punto di pareggio.
E’ perciò intenzione dei soci proseguire nel modo più funzionale l’attività per conseguire la soddisfazione del ceto creditizio e conservare l’attuale livello occupazionale, anche favorendo attraverso una nuova società opportunamente capitalizzata, l’affitto e/o la cessione di rami d’Azienda.
Questa prospettiva si è concretizzata nel confronto con i nostri interlocutori per gestire la situazione contingente; abbiamo, infatti, trovato la disponibilità e l’interesse di alcuni imprenditori, tecnici e professionisti del settore a partecipare al piano di rilancio dell’attività apportando le proprie competenze e capitale attraverso la costituzione di una nuova Società.
Abbiamo perciò già sottoscritto un contratto d’affitto con la suddetta Società che ci consentirà di muoverci sul mercato. Questa operazione riavvierà la produzione e darà continuità all’attività, quindi risposte alle attese degli operai, clienti e fornitori.
Resta inteso che il contratto è subordinato alla firma dell’accordo sindacale e al benestare del Tribunale.
Il legale Rappresentante.
Allegato:
-Bilanci degli ultimi tre esercizi.
-Situazione provvisoria al 31/08/2012.
-Elenco provvisorio creditori al 15/10 /2012
-Contratto di leasing immobiliare
-Contratto di affitto ramo di Azienda
-Delibera C.d.A
-Visura Camerale
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