venerdì 27 novembre 2020

Cavagnini scrive all'assessore ai lavori pubblici

Alla soglia degli 80 anni Gian Pietro Cavagnini, ex consigliere comunale democristiano dal 1975 al 1980 e poi nostro compagno in tutte le campagne per il bene comune, prende carta e penna e scrive all'assessore ai lavori pubblici del Comune di Calcinato una lettera di ben sei pagine, per “sottoporre alla Sua attenzione un problema di viabilità, con riferimento nello specifico a via Carlo Alberto”.
“Da tempo - ricorda – sono passate le elezioni comunali, prima delle quali sono state asfaltate delle strade, o pezzi di esse, per una serie di ovvi e rispettabili motivi... alcune però sono rimaste incompiute! Una di queste è via Carlo Alberto. Per essere preciso, mi riferisco al tratto che parte dal Condominio Bardelloni, o poco più avanti, e termina al bivio, sul fondo, verso est”. 
“La questione necessita di alcune considerazioni” precisa. “Primo: un tecnico comunale deve fare un sopralluogo di persona, soprattutto dopo una giornata di pioggia, e stendere una relazione sullo stato della strada. Detta strada è costellata di avvallamenti e di qualche buca, per cui quando piove si formano molte pozzanghere. Al passaggio delle auto gli spruzzi mettono in difficoltà ciclisti e pedoni. E' chiaro che non è stata realizzata in modo corretto. Non scarica l'acqua piovana, se non parzialmente o per nulla. Si notano parecchie crepe e buche piccole e medie. L'asfalto ormai è parzialmente rotto e con le intemperie frequenti tende a deteriorarsi. Secondo: la strada ha urgente bisogno di una sistemazione per eliminare dossi, avvallamenti e buche. Inoltre deve avere la possibilità di scaricare l'acqua. Su un lato c'è un fosso di scolo; potrebbe servire allo scopo”. 
Secondo Cavagnini “attualmente tutto è lasciato al caso. Quando la pioggia scarica troppa acqua, cosa che succede ormai di frequente, questa scorre abbondante, come un fosso, sul lato destro (direzione est), tenta di arrivare in fondo al bivio, ma parte di essa si disperde nelle stradine laterali che incontra. Essendo queste più basse del livello stradale e avendo scarichi (a sud) verso la marina Calcinata che non hanno la portata sufficiente, allaga i cortili delle abitazioni. E se per caso la marina è piena, riempie il piano terra delle abitazioni”. 
L'estensore della missiva chiede poi all'assessore di ricordare ai responsabili del Consorzio Medio Chiese che “quando piove, ogni volta devono regolare il flusso della marina Calcinata, per far defluire l'acqua nelle diverse direzioni o ramificazioni e abbassare il livello, onde evitare allagamenti certi”. 
Secondo Cavagnini "c'è una spiegazione piuttosto evidente per cui l'acqua scorre sul lato destro (verso est). Da molti anni ormai è stato posato l'impianto di tubi che serve per la raccolta e la depurazione delle acque e l'impianto del metano per riscaldamento. Il livello stradale del luogo per naturale assestamento si è abbassato, ovvio che l'acqua tenda a scorrere come un ruscello in cerca di scarichi. Parte defluisce per stradine laterali e parte si spinge sul fondo della via creando un invaso, e davanti al civico 130 ristagna per giorni, in una buca o depressione del terreno, poi scompare lentamente nello stesso!”. 
Dopo i ringraziamenti anticipati e i saluti di rito, non manca un'ultima richiesta all'assessore: “Potrebbe, per favore, concordare con Cauto la possibilità di un viaggio settimanale per le strade (soprattutto secondarie, fossi e rive varie) del Comune, onde raccogliere i troppi rifiuti incivilmente abbandonati da concittadini piuttosto indifferenti alla pulizia e al decoro del paese?”.
Gian Pietro attende una risposta. E noi con lui.

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