sabato 1 febbraio 2020

Forsu, mobilitazione popolare a Ponte

Venerdì sera la Sala Civica di Piazza Preistoria a Ponte San Marco era gremita di cittadini assai preoccupati al convegno organizzato dal Comitato Cittadini di Calcinato sugli “odori, i pericoli e il traffico” connessi alla possibile localizzazione, in località Fusina a Bedizzole, di un impianto in cui A2A dovrebbe trattare tutta la frazione umida dei rifiuti domestici (la cosiddetta forsu) della nostra provincia, producendo biometano e compost.
Molte le persone comuni e i gruppi ambientalisti della zona, quasi completamente assenti le istituzioni, se si eccettuano le presenze del consigliere di Provincia Bene Comune Marco Apostoli e dei consiglieri del gruppo di minoranza Calcinato In-Patto 2.0 guidati da Vincenza Corsini.
“L'area interessata copre oltre 30 mila mq ed è vicina al confine con il nostro Comune – ha spiegato la portavoce del Comitato Cittadini Laura Corsini, che ha coordinato la serata. “L’impianto - ha ribadito - è localizzato in una zona da tempo già satura di discariche, impianti impattanti, aziende pericolose e un'autostrada, che non ha nessun bisogno di un ennesimo impianto, di puzze, traffico, pericoli di esplosioni, ammoniaca e micropolveri. Vicino al futuro impianto ci sono anche aziende agricole, industrie dolciarie, allevamenti, ristoranti, abitazioni e ditte artigiane, dove lavorano centinaia di addetti”.
L’ex parlamentare verde Stefano Apuzzo ha dichiarato che “la regione Lombardia è non solo autosufficiente per lo smaltimento e il riciclaggio dei rifiuti, ma importa decine di tonnellate da fuori, grazie alla legge Sblocca Italia che consente la transumanza dei rifiuti. Non vi è, dunque, un’esigenza, bensì un interesse, da parte di A2A, di ottimizzare e di incrementare il proprio business, trattenendo per sé la forsu raccolta da proprie controllate. A Bedizzole la raccolta dei rifiuti e l’igiene urbana sono appaltate ad Aprica, che cura i medesimi servizi per Brescia, facente parte del Gruppo A2A. Con tale impianto A2A chiuderebbe il cerchio della raccolta e gestione del rifiuto umido da raccolta differenziata, sancendo il monopolio nel settore in tutto il Bresciano”.
“Bedizzole - per Apuzzo - avrà i benefici derivanti dall’impianto, ovvero lavori pubblici, compensazioni ambientali e denaro, mentre il fastidio della presenza sarebbe un onere tutto a sfavore dei residenti di altri comuni, come Calcinato”.
Il chimico Antonio Bonetta (di Laboratorio Ambiente) ha in seguito illustrato le criticità tecniche del progetto e concluso citando il parere di Ats: “aggiungere nella situazione attuale altri impianti che possano comportare ulteriori molestie olfattive per la emissione di sostanze odorigene percepibili da più dell’85% della popolazione non appare sostenibile”.
Gli ecologisti Massimo Sambati e Stefania Polo (attivisti rispettivamente dei comitati “Io Amo Giussago” e “Stop Odori a Este”) hanno poi raccontato la loro lunga esperienza di opposizione alla localizzazione di impianti analoghi, in due località nel Pavese e in provincia di Padova, e la stressante convivenza ormai da anni con questo tipo di insediamenti.
“Stiamo facendo quello che dovrebbero fare anche i Comuni” ha concluso Corsini “informare i cittadini, inoltrare istanze, presentare osservazioni e organizzare incontri. Ora siamo in attesa di conoscere la data per un incontro con la Provincia, ente al quale ribadiremo le nostre ragioni: siamo consapevoli che non fermeremo da soli l’iter autorizzativo dell'impianto e per questo – come ci è stato detto dai due testimoni di come si vive vicini ad un impianto del genere – che è necessario l’aiuto dei cittadini per rafforzare le motivazioni del nostro no a ulteriori rischi per la salute di chi vive da queste parti”.
Boatos dell’ultim’ora intanto danno per certa una Conferenza dei servizi in Provincia per metà febbraio: in quella sede dovrebbe essere pronunciato un parere definitivo.

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