In queste ore in tutta Italia si stanno svolgendo manifestazioni e fiaccolate per illuminare il silenzio attorno alla sparizione quattro anni fa del ricercatore triestino Giulio Regeni
al Cairo, in Egitto.
Ricercatore
dell'Università di Cambridge, Giulio Regeni è stato ucciso tra
il gennaio e il febbraio 2016. Aveva 28 anni. Venne rapito il 25 gennaio 2016 e ritrovato
morto il 3 febbraio nei pressi di una prigione dei servizi
segreti egiziani, in un fosso lungo l'autostrada che porta ad
Alessandria d'Egitto. Sul suo corpo c'erano evidenti segni di torture.
Le autorità egiziane pensarono di chiudere il caso come incidente
stradale, ma nojn ci riuscirono. Lui studiava su incarico della sua Università
il mondo del lavoro in Egitto, e quindi le condizioni del lavoratori
egiziani, e per questo aveva preso contatti con varie persone del
settore. Tra queste un sindacalista che - insospettito dalla sua
indagine - prima lo ha pedinato a lungo e infine consegnato ai suoi
carnefici.
Alle ore 19.41 di oggi migliaia di luci in tutta
Italia si accenderanno. Nonostante le importanti
rivelazioni emerse sulla dinamica dell'omicidio e l'istituzione di una
Commissione monocamerale d'inchiesta, pochi avanzamenti concreti sono stati compiuti nelle
indagini: urge riportare l'attenzione su questo asassinio chiedendone conto alle autorità egiziane, sino a richiamare il nostro ambasciatore al Cairo per scuotere il governo di quel paese.
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