Fra le diverse
novità introdotte, una - piccola ma significativa - recepisce una nostra
vecchia proposta, illustrata anche l’anno scorso in campagna elettorale.
L’articolo
75 disciplina infatti “l’attività di ripresa audiovisiva
e diffusione delle sedute”. “Le riprese audiovisive – vi si legge -
saranno effettuate direttamente dal Comune e diffuse in diretta streaming
ovvero in differita attraverso il sito istituzionale del Comune al fine di una
più ampia comunicazione e pubblicità ai cittadini”.
In tal modo le riunioni
del consiglio in municipio potranno essere seguite anche da casa dalle persone che non
possono recarsi nell’Aula consiliare o che sono impossibilità a muoversi. Basta
munirsi di un computer e collegarsi a internet e poi attivare piccoli
procedimenti tecnici molto semplici per chi è abituato a navigare in rete.
Un piccolo esempio di democrazia diretta: i cittadini possono dunque attrezzarsi da casa per seguire
le discussioni sui temi di più stringente attualità in paese. Il primo
consiglio comunale in diretta streaming dovrebbe tenersi entro la fine della
primavera. Il livello del dibattito, forse, ne guadagnerà in consistenza, considerato
che il pubblico sarà molto superiore, nei numeri, rispetto a quello di pochissime
decine che di consueto è presente in aula.
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