Martedì sera a
Ponte San Marco la sala civica era gremita, con
molta gente anche nell’attigua Piazza della Preistoria, per l’assemblea
popolare promossa dai comitati bresciani che si oppongono al progetto della
nuova linea ferroviaria ad alta velocità, la grande opera pubblica che sul
Garda dallo scorso 29 agosto ha subito un’improvvisa accelerazione con il varo
del decreto Sblocca Italia, in seguito al quale l´amministratore delegato delle
Ferrovie, Michele Mario Elia, ha preannunciato entro fine anno la
cantierizzazione dei territori interessati al tracciato.
L’incontro ha visto per oltre tre ore
succedersi numerosi interventi, tutti accomunati dalla
necessità di una “opposizione integrale al progetto”, come ha ribadito uno dei
portavoce dei comitati Eraldo Cavagnini.
Marco
Bendinelli ha sottolineato l’urgenza di “accelerare i tempi per fermare un'opera
inutile, perché non è stata pensata per risolvere i problemi di mobilità
esistenti (emblematica è stata nei mesi scorsi la cancellazione di numerosi
treni regionali)”.
“Il Tav - ha detto – è poi assai costoso, perché
sono stati preventivati 2 miliardi 800 milioni di euro per la realizzazione
della nuova tratta Brescia-Verona, e soprattutto dannoso per il terribile
impatto che avrà dal punto di vista ambientale: oltre un milione di chilometri quadrati di suolo agricolo consumati; tra questi
andranno persi per sempre circa il 20% dei vigneti del Lugana, con un danno
economico stimato attorno a 14 milioni di euro annui, e un tunnel di oltre 7 km
sotto la cittadina di Lonato creerà grossi scompensi idrici a questo territorio”.
La scelta di svolgere
l’incontro a Calcinato non è stata casuale. Questo infatti sarà uno fra i
comuni maggiormente colpiti dal passaggio della nuova infrastruttura, come
hanno messo in rilievo i due consiglieri comunali Flavio Marcolini e Libero Lorenzoni
illustrando le diverse criticità presenti sul territorio comunale, dove il
nuovo treno dovrebbe entrare a Calcinatello, in località Quattro Vie
all’altezza del bivio per la tangenziale SS11, nei pressi del canile San Rocco.
Qui è prevista la confluenza del tratto proveniente da Brescia con quello
dall’aeroporto di Montichiari, con la creazione di un enorme incrocio: il
sedime interessato al passaggio della ferrovia - oltre ai binari, ci saranno
anche aree di salvaguardia e opere di contenimento (muri, terrapieni, ecc.) -
avrà una larghezza di circa 100 metri, per l’incrocio il doppio e forse più.
Proseguendo,
la linea correrà a nord e a fianco dell’autostrada A4 Milano-Venezia, quindi
passerà appena al di là del cavalcavia di via Stazione (interessando anche la
fornace vecchia e l’attiguo deposito edile, con possibili conseguenze per il
recente quartiere edificato in via Morti Sant’Amos), a fronte del cimitero, e
via continuando.
Infine, in località Cascina Faccendina (a sud
della chiesetta dei Santi Anna e Gioacchino) inizierà il tunnel a doppia canna che scenderà sotto terra e passerà sotto Lonato per
sbucare a Desenzano del Garda, fra la trattoria La Rossa e l´area archeologica
del Lavagnone.
Dal pubblico
sono emerse informazioni sul “passaggio in alcune abitazioni di tecnici
incaricati di preparare il terreno alla realizzazione del progetto”.
Due le proposte emerse dalla serata.
Nell’immediato la creazione di un coordinamento dei cittadini proprietari di
case e terreni interessati al passaggio del Tav “per concordare un
atteggiamento comune di fronte a queste visite e, in prospettiva, a eventuali,
future, richieste di utilizzo di terreni provati o procedure d'esproprio”. In
prospettiva l’ambizione è quella di “acquistare, con la forma giuridica della
multiproprietà, un terreno all’imbocco del tunnel sul confine fra Calcinato e
Lonato, dal quale creare e organizzare attività e iniziative di
sensibilizzazione”.
“I prossimi appuntamenti No Tav sul Benaco – ha concluso Cavagnini - saranno le due manifestazioni alla Festa del'Uva, a Lugana di Sirmione, sabato 13 e domenica 14 settembre e poi domenica 5 ottobre la marcia interprovinciale con partenza alle ore 14 davanti alla torre di San Martino della Battaglia per attraversare il percorso dei vigneti Lugana e dare informazioni sull’evento presso le abitazioni e i luoghi interessati al passaggio di questa grande opera”.
“I prossimi appuntamenti No Tav sul Benaco – ha concluso Cavagnini - saranno le due manifestazioni alla Festa del'Uva, a Lugana di Sirmione, sabato 13 e domenica 14 settembre e poi domenica 5 ottobre la marcia interprovinciale con partenza alle ore 14 davanti alla torre di San Martino della Battaglia per attraversare il percorso dei vigneti Lugana e dare informazioni sull’evento presso le abitazioni e i luoghi interessati al passaggio di questa grande opera”.
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