mercoledì 3 settembre 2014

Partita la campagna No Tav a Calcinato


 
Martedì sera a Ponte San Marco la sala civica era gremita, con molta gente anche nell’attigua Piazza della Preistoria, per l’assemblea popolare promossa dai comitati bresciani che si oppongono al progetto della nuova linea ferroviaria ad alta velocità, la grande opera pubblica che sul Garda dallo scorso 29 agosto ha subito un’improvvisa accelerazione con il varo del decreto Sblocca Italia, in seguito al quale l´amministratore delegato delle Ferrovie, Michele Mario Elia, ha preannunciato entro fine anno la cantierizzazione dei territori interessati al tracciato.
 L’incontro ha visto per oltre tre ore succedersi numerosi interventi, tutti accomunati dalla necessità di una “opposizione integrale al progetto”, come ha ribadito uno dei portavoce dei comitati Eraldo Cavagnini.
 Marco Bendinelli ha sottolineato l’urgenza di “accelerare i tempi per fermare un'opera inutile, perché non è stata pensata per risolvere i problemi di mobilità esistenti (emblematica è stata nei mesi scorsi la cancellazione di numerosi treni regionali)”.
 “Il Tav - ha detto – è poi assai costoso, perché sono stati preventivati 2 miliardi 800 milioni di euro per la realizzazione della nuova tratta Brescia-Verona, e soprattutto dannoso per il terribile impatto che avrà dal punto di vista ambientale: oltre un milione di chilometri quadrati di suolo agricolo consumati; tra questi andranno persi per sempre circa il 20% dei vigneti del Lugana, con un danno economico stimato attorno a 14 milioni di euro annui, e un tunnel di oltre 7 km sotto la cittadina di Lonato creerà grossi scompensi idrici a questo territorio”.
 La scelta di svolgere l’incontro a Calcinato non è stata casuale. Questo infatti sarà uno fra i comuni maggiormente colpiti dal passaggio della nuova infrastruttura, come hanno messo in rilievo i due consiglieri comunali Flavio Marcolini e Libero Lorenzoni illustrando le diverse criticità presenti sul territorio comunale, dove il nuovo treno dovrebbe entrare a Calcinatello, in località Quattro Vie all’altezza del bivio per la tangenziale SS11, nei pressi del canile San Rocco. Qui è prevista la confluenza del tratto proveniente da Brescia con quello dall’aeroporto di Montichiari, con la creazione di un enorme incrocio: il sedime interessato al passaggio della ferrovia - oltre ai binari, ci saranno anche aree di salvaguardia e opere di contenimento (muri, terrapieni, ecc.) - avrà una larghezza di circa 100 metri, per l’incrocio il doppio e forse più.
 Proseguendo, la linea correrà a nord e a fianco dell’autostrada A4 Milano-Venezia, quindi passerà appena al di là del cavalcavia di via Stazione (interessando anche la fornace vecchia e l’attiguo deposito edile, con possibili conseguenze per il recente quartiere edificato in via Morti Sant’Amos), a fronte del cimitero, e via continuando.
 Infine, in località Cascina Faccendina (a sud della chiesetta dei Santi Anna e Gioacchino) inizierà il tunnel  a doppia canna che scenderà sotto terra e passerà sotto Lonato per sbucare a Desenzano del Garda, fra la trattoria La Rossa e l´area archeologica del Lavagnone. 
 Dal pubblico sono emerse informazioni sul “passaggio in alcune abitazioni di tecnici incaricati di preparare il terreno alla realizzazione del progetto”.
 Due le proposte emerse dalla serata. Nell’immediato la creazione di un coordinamento dei cittadini proprietari di case e terreni interessati al passaggio del Tav “per concordare un atteggiamento comune di fronte a queste visite e, in prospettiva, a eventuali, future, richieste di utilizzo di terreni provati o procedure d'esproprio”. In prospettiva l’ambizione è quella di “acquistare, con la forma giuridica della multiproprietà, un terreno all’imbocco del tunnel sul confine fra Calcinato e Lonato, dal quale creare e organizzare attività e iniziative di sensibilizzazione”.
   “I prossimi appuntamenti No Tav sul Benaco – ha concluso Cavagnini - saranno le due manifestazioni alla Festa del'Uva, a Lugana di Sirmione, sabato 13 e domenica 14 settembre e poi domenica 5 ottobre la marcia interprovinciale con partenza alle ore 14 davanti alla torre di San Martino della Battaglia  per attraversare  il percorso dei vigneti Lugana e dare informazioni sull’evento presso le abitazioni e i luoghi interessati al passaggio di questa grande opera”.
 

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