mercoledì 25 luglio 2012

Riflessioni sull'approvazione del PGT di Calcinato

L’ex assessore all’urbanistica Roberto Tosi (correva l’anno 1995) ci ha inviato l'articolo che di seguito pubblichiamo.


"Sono stato in Consiglio Comunale ad assistere alla approvazione del PGT; che delusione vedere così tanti soldi (mi dicono circa 700 mila euro) buttati alle ortiche per far contento qualche cittadino (che giustamente tutela i propri interessi) e cercare di far quadrare un cerchio.
Principi di tutela del territorio spesi a mani piene, critiche al precedente PRG e poi nessuna novità se non:
- conferma delle aree inserite dal tanto criticato PRG
- zero consumo del territorio che zero non e'
- crescita limitata degli abitanti teorici (!!!)
- paura di togliere aree edificabili ed operazioni mai iniziate per non ricorrere in eventuali ricorsi
- non paura a variare gli indici della zona B (da 1,4 a 1,2) .... ma da questi non possono nascere ricorsi?
E poi l'escamotage delle approvazioni a zone per governare le astensioni dei consiglieri di maggioranza
Non ho visto la minoranza e me ne sono informato : ho tratto la conclusione che non hanno partecipato alla discussione perché non c'era niente da discutere o, meglio, a parole la maggioranza sembra disposta al confronto ma il confronto, per loro significa, mettere a conoscenza degli altri quelle che sono le decisioni che andranno a prendere. Han fatto male, han fatto bene? ogni decisione ha le sue fondamenta e come tali vanno rispettate.
Credo debba essere una priorità di chi governa assicurarsi che il confronto su temi caldi come la programmazione del territorio avvenga in modo chiaro, trasparente e con la massima disponibilità.
Ho sentito durante la discussione che sul PGT sono state fatte circa 30 riunioni di commissione e che l'iter e' durato ben sei anni con il risultato che i dati di sintesi ed analisi sono ormai datati, la documentazione in parte e’ errata, i principi espressi sono stati disattesi dagli inserimenti.
Ho visto sindaco e segretario comunale giustificare, appellandosi alla legge dei tribunali , il procedimento di adozione del PGT. Ho visto consiglieri uscire con un sorriso da 'furbetti' mentre venivano approvate zone con le quali era nato un conflitto di interesse. Ho sentito nella discussione 'giustificazioni' che il conflitto di interesse e' esteso fino al quarto grado di parentela. Non ho sentito nessun consigliere dire “esco perché l'area interessata e' del sig. “tal dei tali “ che risulta essere mio parente e questo fa pensare ad un interesse diretto degli stessi consiglieri e/o assessori.
Sarebbe bello, non a giustifica dei loro atti, ma ad onorare la trasparenza e l'etica che ognuno dei consiglieri "usciti" per non partecipare alla votazione raccontasse il suo "conflitto di interesse".
Questo atteggiamento credo faccia il paio con il recente regolamento delle cessioni dei beni comunali modificato perché sembra che nessun cittadino, se non un parente di chi è impegnato in vario modo nella Amministrazione Comunale, sia interessato all'acquisto di aree e immobili comunali.
Ognuno ne tragga le considerazioni che vuole, ma e' una triste rappresentazione 'berlusconiana' del fare politica quella che ho percepito e che mai condividerò".
Roberto Tosi

2 commenti:

  1. La foglia di fico non copre le pudenda della minoranza... Troppo comodo!

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  2. Caro Anonimo, se articoli il tuo pensiero, magari cerchiamo di capire.

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