sabato 5 settembre 2009

DARWINISMO VIETATO DALLA GIUNTA CITTADINA




la notizia è ripresa da facebook, dove è rimbalzata velocissimamente; l'articolo qui sotto invece dal sito dell'Università di Pavia




Le ferie stanno finendo, anche Brescia inizia a ripopolarsi di amministratori… e qualcuno si accorge della situazione imbarazzante in cui si è volontariamente messo in agosto l’assessore alla cultura, che ha sponsorizzato e ospitato nella sala del museo di scienze tre conferenze creazioniste dopo aver negato la stessa sala ad esperti di Darwin dell’evoluzione; per fortuna non siamo a Bologna la dotta … alle leonesse si associano altre competenze….
Oggi c’è stata una conferenza stampa dei verdi e dell’UAAR bresciani per informare, finalmente, la città di cosa può succedere nonostante siamo già nel 2009. Probabilmente in quella conferenza stampa i toni erano un po’ eccessivi … prima di tutto l’assessore deve ancora rispondere alla richiesta di chiarimenti di T.Pievani a cui è stata negata l’aula, e poi … cosa direbbero se sapessero del convegno organizzato dal vicepresidente del CNR? Mi sembra difficile un confronto fra i due comportamenti, ma più facile prendersela con chi ingenuamente ammette l’incoerenza.Si parla della conferenza stampa di oggi su QUI Brescia (“
Creazionisti al museo? E' scandalo”). Purtroppo la sintesi dei fatti riportata nell’articolo non mette in evidenza che l’assessore ha risposto a G.Giacobini (che giudicava non ottimale concedere la sala del museo di scienze naturali a chi racconta le favole dopo aver letto la prima pagina della Bibbia) che lui non poteva negare la sala del museo a nessuno che gliela la chiedesse. A questo punto qualcuno si è ricordato di cosa fosse successo a febbraio.Gli è stato quindi chiesto se fosse vero, e quale ne fosse stato il motivo, che la stessa sala era stata negata alla UAAR per far parlare T.Pievani, esperto di Darwin. Il problema serio è appunto che nella lettera dell’assessore si chiariva che il comune non può dare l’aula “a chi voglia predicare la commissione di reati, la violenza, la pedofilia, il razzismo, o propagandare opinioni politiche in contrasto con la nostra Costituzione"; non era chiaro a quale voce corrispondessero la UAAR o T.Pievani, che quindi chiese un pubblico chiarimento che, forse a causa dell’estate che si prolunga, dal 20/8 non è ancora pervenuto! Nei commenti si intravede chi teme che inizi uno scontro fra cristiani e non cristiani mentre è chiaro che agli esperti non è stata concessa (senza spiegazioni) una sala che invece è stata data a un ingegnere elettronico (che forse nessuno avrebbe sponsorizzato nè sarebbe andato a sentirlo se avesse previsto di parlare di ingegneria edile, dato che non è il suo campo di competenza). Che poi in realtà abbia raccontato che le margherite potrebbero “evolvere” occhi, o che la vita sulla terra ha poche migliaia di anni, questo è un altro problema; comunque prevedibile quando si invita a parlare un creazionista biblico non cattolico (ci sono anche i creazionisti biblici cattolici del “Kolbe Center for the study of creation”, ma sono ormai emarginati; l’ultima volta che il papa ha ricevuto dei creazionisti biblici (ignoranti che credono che la terra abbia 6000 anni) non è stato molto tempo fa, ma qualcosa è cambiato e il 2002 sembra ormai molto lontano. Possiamo quindi pensare che ci sia qualcosa di nuovo; il Papa non riceve creazionisti biblici cattolici da ben 7 anni, preferendo oggi sostenere l’evoluzionismo teista; purtroppo i creazionisti biblici sanno che i cattolici sono parecchio confusi (l’assessore alla cultura di Brescia ha gentilmente dimostrato che non ci sono corsi di aggiornamento dopo il catechismo) perchè (perché?) non lo dice troppo in giro. e cercano di approfittarne per fare proselitismo e sottrarre fedeli alla chiesa cattolica che non ha ancora deciso se chiedere scusa (come ha fatto la chiesa anglicana giusto un anno fa) o continuare nell’ambiguità, nonostante gli euro (e i dollari della Templeton Foundation) spesi nel convegno di marzo su Darwin.A questo punto non rimane che approfittare dell’errore dell’assessore e prendere gli asini per le corna, affrontando il problema in modo costruttivo: corsi intensivi di aggiornamento sull’evoluzione, aperti anche agli assessori, nell’auditorium del Museo. Il certificato sarebbe poi richiesto a chi volesse ancora parlare di creazionismo nell’auditorium del museo…










Il circolo UAAR di Brescia chiese qualche mese fa l’utilizzo dell’auditorium del Museo di Storia Naturale per organizzarvi il suo Darwin Day, che prevedeva la partecipazione di un personaggio del calibro di Telmo Pievani. L’assessore alla cultura Andrea Arcai (PDL, in quota AN) disse di no: l’UAAR fece buon viso a cattivo gioco e organizzò la conferenza altrove, peraltro con un buon successo di pubblico. Dopo qualche tempo si è però scoperto che l’assessore aveva concesso lo stesso auditorium per un ciclo di tre conferenze creazioniste: probabilmente le prime mai svolte in Italia all’interno di un museo scientifico. La circostanza ha suscitato la reazione del presidente dell’Associazione Nazionale Musei Scientifici, Giacomo Giacobini, che ha inviato una lettera di protesta a nome dell’intero direttivo dell’associazione. L’assessore Arcai non l’ha presa bene, e ha scritto una replica al sito Pikaia, che aveva riprodotto la lettera di Giacobini. I suoi contenuti sono indegni, a nostro avviso, di un assessore che si occupa di cultura: Arcai ha inoltre minacciato sia di presentare querele, sia di togliere il museo bresciano dall’associazione nazionale. Oggi Pikaia ha pubblicato la controreplica di Telmo Pievani, con cui chiede spiegazioni sui motivi per cui l’auditorium di un museo di storia naturale può essere utilizzato per conferenze creazioniste, e non per la conferenza di un docente che l’UAAR, e non solo l’UAAR, ritiene sia tra i più importanti conoscitori (non solo italiani) dell’evoluzionismo. Anche l’UAAR si è associata alla richiesta di chiarimenti formulata da Telmo Pievani, inviando un messaggio alla casella e-mail dell’assessore.

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