sabato 20 febbraio 2021

Un Piano Cave indigeribile

“Questo Piano Cave per come è definito oggi è una follia”. Siamo d’accordo con Marco Apostoli, consigliere di Provincia Bene Comune, che così si è espresso dopo aver letto il documento in discussione in Broletto.
“Il primo piano presentato - ci informa Marco - prevedeva 44 milioni di metri cubi di escavazione. Il nuovo, basandosi su un calcolo a mio avviso insensato, li fa crescere a 51. Il criterio adottato per definire i volumi prende in considerazione l’anno con maggiori volumi nel decennio 2008-2018 e definisce i valori finali con un moltiplicatore definito dalla Regione. Ma si tratta di una scelta irreale: basti pensare che nel 2008, tra residenziale e non, si sono scavati 7,4 milioni di metri cubi, mentre negli anni successivi si va dai 2 ai 4 milioni. Mantova ha concordato con il Pirellone criteri diversi: lo stesso potremmo fare anche noi”.
“A questo – sottolinea – si aggiunge il fatto che del piano precedente, su circa 70 milioni complessivi, ne sono stati scavati la metà. La cosa più sensata sarebbe dire: consumiamo quelli, poi eventualmente faremo revisioni in aumento sulla base delle nuove necessità. Il mio timore – aggiunge – è che il nuovo piano rischi di determinare di fatto una sorta di regime di monopolio da parte di alcuni operatori del settore che, a fronte di volumi importanti, potrebbero chiedere continue proroghe”. 
E preannuncia una opposizione radicale, prima con osservazioni e poi eventualmente con mozioni per contenerne gli effetti che, se non verranno accolte, porteranno ad aprile a un voto contrario di Provincia Bene Comune. 


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