domenica 13 dicembre 2020

No Tav: un altro cavalcavia demolito a Calcinato

Nella notte di Santa Lucia il cavalcavia che in località Gazzo, nella campagna di Calcinato, portava alla Chiesa di Sant'Anna è caduto nell'ambito delle opere in corso per la realizzazione della tratta Brescia-Verona della nuova linea ferroviaria ad alta velocità.
Anche su questo nuovo intervento di demolizione sopra la sede autostradale - come già due settimane fa in occasione dall'abbattimento del cavalcavia che correva poche centinaia di metri più a est, in località Faccendina, nel territorio di Lonato del Garda -interviene con una nota il Coordinamento No Tav Brescia-Verona, il quale ricorda che “mentre l’Italia conta ogni anno morti a causa di cedimenti di ponti, cavalcavia, strade e continui dissesti idrogeologici, un'altra Italia autorizza un’opera, come la linea ad alta velocità Brescia-Padova, che distruggerà interi territori, demolendo cavalcavia pagati con le tasse degli italiani, ancora in buono stato, cementando terreni fertili, demolendo case e attività produttive”.
“Chi avrebbe dovuto dire no al Tav - secondo gli ambientalisti - si è invece arrogato la supponenza di appoggiarlo, senza difendere i territori e chiedendo per compensazioni altro cemento”. 
Dopo la recente inaugurazione del cantiere di Lonato alla presenza della ministra, rilevano che “la talpa meccanica cinese non ha ancora iniziato a lavorare. Rimanda di settimana in settimana, di mese in mese. E ci chiediamo se è per questo motivo che intanto abbattono cavalcavia? Quanto costerebbe a Cepav Due un ritardo nella consegna dell’opera? Quanti imprevisti potrebbero esserci per esempio per la questione falde acquifere o bonifiche dei siti durante gli scavi?”. 
I No Tav invitano poi “gli organi preposti a vigilare sulla sicurezza anche per quanto riguarda i lavoratori nei cantieri, spesso senza le misure di sicurezza obbligatoria: dai caschetti alle mascherine, al mancato distanziamento come dimostrato in più esposti e fotografie”. 
Infine informano che sono iniziati i lavori per la nuova linea ferroviaria anche “nella zona del Cimitero di Calcinato, che ha cambiato aspetto. Divenuta area di cantiere per concessione della Giunta a Cepav Due, nella totale mancanza di rispetto del luogo sacro alla ridicola cifra di circa 19 euro al giorno, è stata subito completamente disboscata”. 

Nessun commento:

Posta un commento