sabato 12 dicembre 2020

No Tav: aspettando Santa Lucia

Sarà una notte di Santa Lucia molto particolare al Gazzo, nella campagna di Calcinato. Abbiamo saputo da giorni che dalle ore 20 di stasera fino alle ore 6 di domani mattina sulla autostrada Serenissima resteranno chiusi i caselli in entrata di Brescia Est in direzione Venezia e di Desenzano del Garda in direzione Milano; abbiamo capito che è arrivata l'ora del cavalcavia che porta alla Chiesa di Sant'Anna: verrà abbattuto nell'ambito delle opere in corso per la realizzazione della tratta Brescia-Verona della nuova linea ferroviaria ad alta velocità.
C'è poco spazio per i ricordi di chi nei campi da quelle parti ha trascorso infanzie che non ritorneranno in nessuno dei nuovi nati. Nei mesi scorsi erano già state quasi interamente demolite e successivamente rimodulate le due rampe di accesso. Ora l'intervento sopra la sede autostradale, a due settimane esatte dall'abbattimento del cavalcavia che correva poche centinaia di metri più a est, in località Faccendina, nel territorio di Lonato.
E così il Tav avanza, dopo che i paese le ruspe avevano acceso i motori a inizio anno al Rovadino e dall'altro giorno anche dalle parti del cimitero. 
Mentre l'assessore in televisione informa, rassicura e tranquillizza, capita di trovare ancora in giro diversi sprovveduti sorprendersi per i lavori che spuntano di qua e di là solcando irrimediabilmente la nostra terra.   
"I popoli in rivolta scrivono la storia" leggevamo anni fa a ogni voltata di cantone risalendo le strade della Val di Susa. Qui da noi, assopiti da tempo oppure in tutt'altre faccende affaccendati, preferiamo subirla.   

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