domenica 4 ottobre 2020

Terre e rocce dei cantieri Tav verranno smaltite in una cava in campagna di Calcinatello

Martedì scorso a Calcinato il consiglio comunale ha varato il “recupero morfologico e ripristino ambientale della ex cava in località Cascina Razio”, un sito nella campagna a ovest di Calcinatello dal quale un tempo si estraeva ghiaia ad uso edilizio.
“La proprietà della cava - ha dichiarato la consigliera delegata all’ambiente Mara Bicelli introducendo la discussione - aveva dapprima avanzato la proposta di coprire la cava mantenendosi però 5 metri sotto il piano-campagna, proposta valutata dalla Commissione Ambiente, che ha però suggerito di arrivare a quota, senza lasciare alcuna dislivello”.
“La proprietà - ha aggiunto - in seguito ha acconsentito e così serviranno 92 mila metri cubi di rocce e terre di scavo al posto dei 52 mila metri cubi inizialmente ipotizzati”.
Le terre e le rocce arriveranno dai cantieri per la realizzazione della tratta Brescia-Verona della nuova linea ferroviaria ad alta velocità, ma Bicelli precisa che “non si tratta di materiali estratti dalla talpa”, per i quali come ha rilevato nel corso del dibattito la consigliera di minoranza Laura Maffazioli “vengono utilizzati olii e sostanze chimiche”.
Saranno invece terre e rocce, “non rifiuti, né inerti, e già analizzati dagli organi competenti”. La convenzione avrà una durata triennale, che è l’arco di tempo massimo stimato per arrivare al suo completo riempimento. Tuttavia la consigliera delegata all’ambiente ritiene che “si possa ultimare ben prima. Nella peggiore delle ipotesi. è stato ipotizzato il passaggio al massimo di 25 camion al giorno. Si è poi pattuito che al Comune spetterà un euro per ogni metro cubo, somme da considerarsi come tributi compensativi, che saranno impiegati per la tutela ambientale del territorio”.
Sarà Arpa a vigilare sulla correttezza degli smaltimenti, naturalmente con la possibilità per l’amministrazione comunale di verificare direttamente le attività due volte all’anno.
“Con quest’operazione - secondo Bicelli - non solo il terreno potrà tornare a essere impiegato in agricoltura, se la proprietà deciderà in tal senso, ma escludiamo per sempre che un domani possa essere trasformato in una discarica”.

Nessun commento:

Posta un commento