Finanziato da Regione Lombardia con la Dgr 6863 del
12/7/2017 per oltre un milione e 400 mila euro, i lavori per realizzarlo
avrebbero dovuto iniziare entro il 15 gennaio 2019 (data già passata) e
terminare entro il 31 dicembre 2019, ma passerà anche quel giorno perché Acque
Bresciane non ha ancora preparato lo studio di fattibilita tecnica ed
economica, che (strana coincidenza!) presenterà entro questo mese.
È incredibile! Ci
sono i soldi e manca il progetto: 18 mesi per preparare uno studio di
fattibilità, poi seguirà il progetto esecutivo e la messa a gara. Se siamo
fortunati, i lavori inizieranno nell’autunno 2020, per terminare dai 12 ai 15
mesi dopo. Il nuovo depuratore entrerà in funzione quindi verso la fine del
2022, incorporerà anche gli scarichi di Ponte San Marco e avrà una potenzialità
di 13 mila abitanti.
L’assessore competente
ha dichiarato che il depuratore di Calcinato ha una potenzialità di 8 mila
abitanti; quindi con il nuovo depuratore da 13 mila dovremmo stare tranquilli,
che dite?
Una domanda: ma
come vengono computate le potenzialità dei materiale scaricati nelle fognature
dalle industrie situate in via Cavour? La poniamo perché nell’ultima decade di
marzo, quando il povero depuratore di Calcinatello tracimava per l’enorme
quantità di materiale che vi affluiva, i tecnici intervenuti hanno stimato la
portata con una potenzialità di ben 40 mila abitanti.
E, ancora, chi
sarà in grado di controllare il rispetto delle quantità di reflui che le
aziende continueranno a scaricare? Continueremo a pagare il prezzo di un
progresso consumistico, dissennato e devastante per l’ambiente e la salute,
ipotecando il futuro dei nostri territori a causa di processi di produzione che
privilegiano il profitto e l’arricchimento di una cerchia ristretta di
industriali senza scrupoli?
Ennio
Allegri
capogruppo
consiliare di Bene Comune
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