lunedì 11 settembre 2017

L'acqua deve restare in mani pubbliche

E' della nostra Tiziana la prima firma in calce alla richiesta inviata al sindaco Marika Legati affnché anche a Calcinato il consiglio comunale venga chiamato a pronunciarsi sulla possibile "adesione alla richiesta di referendum consultivo provinciale in materia di gestione del servizio idrico integrato".

Oltre che da Tiziana Spreafico, la richesta è sottoscritta anche dagli altri quattro consiglieri di minoranza, Claudia Rizzi, Elena Ringhini, Libero Lorenzoni e Vania Gobbetto.

Il richiamo ai referendum nazionali del giugno 2011 per la ripubblicizzazione dell'acqua sostiene la proposta di indire un referendum provinciale con il quesito: «Volete voi che il gestore unico del servizio idrico integrato per il territorio provinciale di Brescia rimanga integralmente in mano pubblica, senza mai concedere la possibilità di partecipazione da parte di soggetti privati?».
All'amministrazione comunale le opposizioni chiedono inoltre di “promuovere in qualsiasi forma e con qualsiasi mezzo tale consultazione referendaria, sostenendo le ragioni favorevoli ad un accoglimento del quesito proposto”.

Il consiglio comunale ne discuterà entro la fine di settembre. Se la proposta passerà, Calcinato andrà ad aggiungersi a Borgo San Giacomo, Gavardo, Marone, Verolavecchia, Vallio Terme, Travagliato, Coccaglio, Castelcovati, Limone, Cigole e gli altri Comuni che nei giorni scorsi si sono già pronunciati per il referendum sull'acqua: nella nostra provincia ne servono almeno 25 perché la consultazione possa tenersi.  

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