Sono rimasto particolarmente colpito dall'incidente verificatosi nel cielo ascolano in questi ultimi giorni, quattro giovani vite
stroncate in una frazione di niente, ancora maggior rincrescimento perché fra
queste persone si trovava anche una donna. Subito si è levato nell'ambiente politico una moltitudine di dichiarazioni, di richieste di indagini, di
affermazioni e di attestazioni. Ma non possiamo pensare che si stava
strumentalizzando un fatto luttuoso, che ci si stava scagliando contro
l’Aeronautica militare. Le varie indagini che sono state chieste sono
decisamente d’obbligo: il fatto che è accaduto è particolarmente grave,
fortunatamente (sic!) gli aerei non sono esplosi in centri abitati altrimenti
avremmo rivissuto la tragedia di Ramstein (28 agosto 1988) o, quella più vicina
a noi, di Casalecchio di Reno, dove un aereo militare impazzito ed abbandonato
dal pilota si schiantò su una scuola e a farne le spese furono dei ragazzi
innocenti che stavano assistendo alle lezioni. Ora, a distanza di poche ore dall'incidente, si comincia a parlare di errore umano; dopodiché usciranno
chissà quali altre supposizioni, tesi, ipotesi, concetti, elucubrazioni e via
di questo tenore. L’unica cosa certa rimane che quattro giovani vite sono state
spezzate! Ora però alcune semplici considerazioni sono d’obbligo e con ciò non
voglio certamente paragonare i nostri quattro di Ghedi con gli “scommettitori
yankees del Cermis” ma: - non si trova la copertura finanziaria per poter
mettere in quiescenza i quattromila insegnanti oltre “quota 96” bloccati dalla
signora Fornero, ma si gettano centinaia di migliaia di euro per far volare le
“nuove bare volanti”; - non si spende un solo soldo per tentare di far
ripartire una languida economia nazionale e per contenere l’esplosiva
disoccupazione giovanile, ma si stanziano decine di milioni di euro (leggasi
miliardi di lire, suona meglio …) per l’acquisto di un certo quantitativo di
F-35, aereo talmente affidabile che anche l’imperatore Obama dopo averne
sponsorizzato e caldeggiato l’acquisto, li ha riportati a terra per ulteriori controlli
e revisioni. L’aereo F-35, che in teoria dovrebbe sostituire il Tornado, non è
come direbbe qualcuno un aereo atto a missioni di perlustrazione e controllo
del territorio, ma entrambi sono dei caccia bombardieri: sono aerei atti a
colpire, a combattere, a bombardare, a far del male. I “top gun” sono parte integrante
della macchina (aereo), insieme formano un meraviglioso, stupendo, perfetto
strumento di morte! E allora usiamo i soldi del carburante per far lavorare
qualche giovane in più e piuttosto di chiudere un sacco di ospedali su tutto il
territorio nazionale (come preventivato), si lascino gli F-35 allo zio Tom. A noi proprio non servono!
Giulio Botticini
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