A
vederlo quasi impacciato nel sobrio abbigliamento che rivestiva la
sua esile figura non si sarebbe detto, ma Aldo Capitini era - e
rimane oggi a quasi 35 anni dalla morte - una delle figure più
significative del pensiero e della politica italiani del Novecento.
E
sulla attualità
del filosofo perugino invita a riflettere nel corso di tre incontri
organizzati nel mese di maggio nella sua sede di via Milano 65 in
città
il Centro per la Nonviolenza , che per l’occasione
ha invitato a confrontarsi con l’itinerario
umano e civile di questo “rivoluzionario
eretico”
il prof. Pietro Zanelli, già
apprezzato docente di filosofia al Liceo Arnaldo autore di numerose
opere di saggistica.
Organizzate
in collaborazione con l'associazione culturale Odradek XXI, le tre
serate si svolgeranno di giovedì,
con inizio alle ore 20.30. Il 16 si parlerà
della sua “persuasione
resistente, fra nuova socialità
e riforma religiosa”,
il 23 della “realtà
liberata, fra compresenza e omnicrazia”,
il 30 di “nonviolenza
e pace come rigenerazione permanente e creazione di nuova civiltà.
Ne uscirà
un quadro originale e creativo di questo sovversivo inerme ma non
inerte, la cui azione è
stata al centro dei nodi irrisolti del secolo scorso.
Per
informazioni e iscrizioni si può
telefonare al numero 349/4549484 oppure scrivere a
movimentononviolento.bs@alice.it.
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