La
manifestazione di oggi della Fiom a Roma ricorda finalmente a tutti
l'esistenza dell'oppressione di classe, dello sfruttamento dell'uomo
sull'uomo, della violenza del sistema del profitto che nega diritti e
distrugge vite e natura.
I
lavoratori metalmeccanici, come altre volte in momenti decisivi della
storia del nostro paese, hanno detto una parola di verità, indicato un
obiettivo di giustizia e libertà, condotto una lotta per il bene
comune, convocato tutte e tutti a resistere alla violenza di un sistema
di potere iniquo, rapace, criminale.
Che il lavoro non sia schiavitù ma diritto.
Che la produzione serva al benessere dell'umanità e non alla sua oppressione, alla sua alienazione, al suo annichilimento.
Che l'economia si saldi all'ecologia e all'affermazione dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Che
la repubblica sia realmente tale, e quindi l'ordinamento giuridico e i
suoi organi di governo e la pubblica amministrazione non siano più la
maschera e il feudo del comitato d'affari degli sfruttatori, dei
rapinatori.
I
ricchi rapinatori non hanno mai cessato di condurre la loro feroce
lotta di classe contro le loro vittime, che costituiscono la quasi
totalità dell'umanità. E' tempo che le vittime dell'oppressione si
riconoscano come tali, si organizzino, entrino nella lotta per liberare
se stesse e liberando se stesse liberino l'umanità tutta.
La
sinistra è questa organizzazione e questa lotta delle oppresse e degli
oppressi, delle sfruttate e degli sfruttati, dell'umanità umiliata e
offesa; è questa organizzazione e questa lotta dell'emancipazione e del
riscatto comune, della solidarietà e della liberazione comune; oppure
non è nulla.
La
sinistra oggi necessaria: internazionalista, dei diritti umani di tutti
gli esseri umani, della difesa della biosfera casa comune dell'umanità
intera.
La
sinistra oggi necessaria: ecologista e femminista, socialista e
libertaria, per l'eguaglianza di diritti e la pluralità delle
identità, per la pace e la giustizia: in una parola, nonviolenta.
Ovvero in lotta contro tutte le violenze e le menzogne, contro tutte le
oppressioni e le viltà.
La manifestazione dei metalmeccanici chiama l'intero popolo italiano alla presa di coscienza e all'impegno.
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