"Ieri abbiamo incontrato Dario Fo al Teatro Ariosto di Reggio Emilia. Vi è piaciuto?".
"Sì.
Soprattutto quando ci ha fatto vedere come facevano la pipì i ricchi di
tanto tempo fa, quelli con le parrucche bianche. Mentre camminavano. Se
la facevano addosso". "Io mi sono un po' annoiato. Parlava sempre. Lo
spettacolo non iniziava mai. Infatti si è dimenticato di farlo". "A me è
piaciuto perchè lui era vecchio, ma allegro". "A me piaceva quando si
alzava dalla sedia: sembrava ancora giovane perché si muoveva molto
bene". "A me è piaciuto quando ha fatto quel canto lungo ed è diventato
tutto rosso in faccia".
"Di quello che ha detto ricordate qualcosa?".
"Che
se una materia non ci piace, è colpa delle maestre". "Mi ha fatto
ridere quando ha parlato della regina e del re di Svezia". "Il gramelot,
la lingua per parlare in inglese o in francese senza studiare". "Certe
volte, da piccolo, io forse parlavo già il gramelot". "Ha detto che è
giusto copiare". "Ha parlato di suo padre che lavorava sui treni". "Ha
detto che abbiamo tutti un cervello e dobbiamo allenarlo come i
calciatori si allenano per la partita".
"Una classe aveva scritto un
elenco di cose da fare per vincere il premio Nobel, che poi Dario Fo ha
commentato. Ve ne ricordate qualcuna?".
"Non vergognarsi. Se non
capisci bene una cosa, devi chiedere". "Non aver paura di sbagliare".
"Rispettare la natura". "Stare attenti a quello che succede intorno a
noi". "Aiutare". "Non sentirsi superiori". "Avere delle speranze".
"Studiare". "Provare a fare le cose da soli, non farsele fare sempre
dagli altri". "Stare tranquilli". "Se uno ti dice una bugia, scoprirlo".
"Non avere fretta di diventare grandi". "Non disperarsi se non vinci
dei premi Nobel o degli altri premi".
"Ricordate quando Dario Fo ha
chiesto se i vostri maestri o i vostri genitori vi hanno parlato della
crisi? Sapete cosa vuol dire?".
"Crisi è quando un papà e una mamma
divorziano. E' una crisi di amore". Un'altra crisi è la crisi di nervi:
quando uno è molto arrabbiato, molto nervoso". "Mia mamma ha detto che
se c'è ancora questa crisi mio fratellino dopo non va più all'asilo
perché costa troppo". "Una volta non sapevo fare un problema e la
maestra mi ha detto di non andare in crisi...". "Per me crisi vuol dire
che ci sono delle difficoltà".
"Ma dario Fo parlava della crisi economica, ricordate?"
"Sì.
Ha chiesto se dei papà o delle mamme gli avevano spiegato cosa era la
crisi o non avevano più il lavoro. Nessuno ha alzato la mano". "Forse
perché qui non c'è crisi". "O i genitori non glielo avevano detto". "O
si vergognavano. Perchè senza lavoro sono più poveri". "Per me la cirisi
economica è quando devi risparmiare i soldi. Non c'è più lavoro. Ti
cacciano via". "In Albania c'era la crisi e noi dopo siamo venuti qui in
Italia, però non pensavo che dopo la crisi arrivava anche qui".
(Giuseppe Caliceti, maestro elementare, il manifesto, 24 gennaio 2013)
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento