mercoledì 30 maggio 2012

Abbattere le barriere... mentali

Sono un cittadino paraplegico da sette anni e, purtroppo, la mia tanto faticosa autonomia quotidianamente viene ostacolata da barriere più mentali che architettoniche.
Mi rivolgo principalmente alle istituzioni, che con la loro superficialità e le risposte scaricabarile non affrontano i diversi problemi che sistematicamente e da anni denuncio insieme ad altri cittadini nelle mie condizioni.
Gli esempi sul nostro territorio sono innumerevoli: dall'annosa diatriba sul parcheggio antistante la sede del Presidio Asl di Montichiari ancora pericolosamente pieno di buche e crateri, al disatteso progetto “Una città per tutti" che risolverebbe errori e disfunzioni sulle barriere architettoniche dei vari Comuni i quali però rifiutano sistematicamente di inserirlo fra i provvedimenti della Giunta Municipale, alla piaga dei falsi invalidi risolvibile con una visita a domicilio che smaschererebbe le malattie inventate con conseguente punizione esemplare dei medici che le hanno attribuite, alla penosa situazione dei trasporti e delle nuove costruzioni assai carenti di pedane e scivoli per disabili.
Chiedo gentilmente di sapere se esista ancora, in tutti questi ambiti, un ispettore che realmente, con pieni poteri e senza esser ostacolato dai machiavellismi di turno (vere e proprie alzate di scudi, chiamate ora cavilli burocratici, ora immunità, ora diritto alla privacy e altre sciocchezze del genere), riesca a farci sentire degni di essere italiani.
Carlo Polcini - Ponte San Marco

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