martedì 1 dicembre 2009

PINELLI ASSASSINATO, LA STRAGE E' DI STATO




A 40 anni dalla morte gli anarchici bresciani ricordano Giuseppe Pinelli, il ferroviere volato dal quarto piano della Questura di Milano il 15 dicembre 1969 durante un interrogatorio nell’ambito delle indagini sulla strage fascista e di Stato di Piazza Fontana.
Lo fanno domenica 6 dicembre con una serata di approfondimento alla quale interverrà, fra gli altri, Mauro Decortes, animatore dello storico circolo anarchico del Ponte della Ghisolfa che nel secondo dopoguerra ebbe in Pinelli la sua voce più autorevole e rappresentativa.

Nato nel 1928, fu giovanissimo staffetta partigiana durante la Resistenza. Redattore con Fernanda Pivano ed Ettore Sottsass della rivista libertaria “Mondo Beat”, fu tra i protagonisti del ’68 in Italia. Le circostanze della sua morte, ufficialmente attribuita ad un ossimorico “malore attivo”, a partire dagli anni ’70 hanno destato forti sospetti nell'opinione pubblica per gran parte della quale Pinelli - che poi risulterà del tutto innocente - è stato assassinato durante un interrogatorio condotto con metodi quanto meno poco ortodossi.

Per l’opera teatrale che gli ha dedicato, “Morte accidentale di un anarchico”, Dario Fo nel 1997 ha meritato il Premio Nobel per la letteratura.
L’appuntamento domenica 6 per gli interessati è a Brescia alle ore 17 al circolo Ettore Bonometti in vicolo Borgondio 6.

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