Onne giorno v’affannate, combattete, faticate,
per denaro accumulare e benessere affermare;
e la notte non dormite per pensare all’indomane,
come meglio poter fare, lo denaro moltiplicare.
E voi più non conoscete lo profumo delli fiori,
le canzoni dell’uccelli, la letizia dei ruscelli,
la lucerna delle stelle, l’occhi vivi dei bambini,
che vorrebbero sanare le storture dello mondo.
E così voi continuate senza sosta a duellare,
trascinando vostri figli, vostre orme a ricalcare,
pe’ l’orgoglio de vedere vostro stemma perpetuare
v’incensate, ve gloriate, poi vien l’ora de morire!
Ma non v’è ricchezza al mondo che corrompa sorella morte,
arrivata vostra sorte, e morite e non sapete
che per tanto in alto andare, molto in basso bisogna stare,
e per tanto possedere, niente al mondo bisogna avere.
(canto francescano del XIII secolo)
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