giovedì 30 aprile 2020

Morto in Brasile Osvaldo Pasquali

Ci è appena arrivata la triste notizia della morte lunedì scorso nella regione di Belem, nel nord del Brasile, del compagno Osvaldo Pasquali, obiettore di coscienza al servizio e alle spese militari, militante della sinistra rivoluzionaria e da sempre convinto ambientalista.
Originario di Borgosatollo, fu tra i primi a Brescia a porsi il problema di creare e organizzare al Carmine centri e servizi pubblici di accoglienza per gli scampancö (quelli che oggi chiamano i “senza fissa dimora”).
Scrittore, poeta ed esperto di scienze sociali, sempre al Carmine dalla sua casa in contrada Pozzo dell’Olmo - fucina di tante attività e iniziative solidali - aveva lavorato con i residenti dello storico quartiere alla sua valorizzazione.
Grande appassionato di fotografia, da molto tempo si era trasferito in Amazzonia per collaborare con alcune ong: là continuava la sua lotta nonviolenta contro le devastazioni ambientali e al fianco delle popolazioni indigene, degli sfruttati e degli emarginati.
La scomparsa è giunta per lui alle soglie dei 63 anni, dopo aver trascorso in agonia due settimane in ospedale per le ferite riportate sembra a causa di un'esplosione per una fuga di gas di cui era stato vittima il 12 aprile.

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