Cento anni nasceva a Cuneo Nuto Revelli, una delle figure più fulgide del Novecento italiano.
Ufficiale degli alpini nella terribile campagna di Russia, eroe della Resistenza, testimone della cultura contadina e delle sofferenze delle classi popolari in guerra e in pace, nelle sue opere ci ha offerto una grande testimonianza storica, un lucido impegno civile e una limpida guida morale.
Nei suoi libri - da “La guerra dei poveri” a “La strada del davai”, da “Il mondo dei vinti” a “L'anello forte” - ha raccontato le tragedie del fascismo e della guerra, attraverso la propria straordinaria testimonianza e tramandando quelle altrui, quei “vinti” fieri di una resistenza che continua nella lotta per la dignità umana contro la violenza che annienta ogni valore.
Fino al giorno della morte, avvenuta a Cuneo il 5 febbraio 2004, ha lottato per salvare la memoria di un secolo che ha vissuto da protagonista e, con essa, una umanità fraterna, solidale e internazionalista.
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