lunedì 14 novembre 2016

IL 4 DICEMBRE VOTIAMO

Al referendum di domenica 4 dicembre votiamo NO perché la riforma costituzionale voluta dal governo taglia gli spazi di democrazia. 
Non viene abolito il Senato, ma si abolisce il diritto dei cittadini a eleggerlo. Con la legge elettorale per la Camera poi un partito con il 25% dei voti può ottenere il 54% dei seggi: così si concentrano tutti i poteri in poche mani.
Invece di tagliare gli stipendi dei parlamentari, eliminare i vitalizi e cancellare i privilegi, questo progetto reazionario riduce drasticamente la possibilità per i cittadini di incidere sulle scelte che li riguardano. La manomissione della Costituzione nata dalla Resistenza è il punto d’arrivo di decenni di attacchi ai lavoratori e alle lavoratrici: precarietà, libertà di licenziamento, privatizzazioni, controriforma Fornero sulle pensioni, firma di trattati europei che hanno tolto la sovranità ai popoli consegnandola a banche e multinazionali.
Vi è un legame fortissimo tra lo svuotamento della democrazia, la distruzione dei diritti sociali e il saccheggio dei beni comuni e dell’ambiente. Mettere il potere nelle mani di pochi serve per fare gli interessi di pochi, di solito ricchi.
Fermare la svolta oligarchica e autoritaria in atto è possibile: cominciamo votando NO il 4 dicembre!
Gianni Alessi, Mauro Badini, Sergio Baratti, Fosco Beschi, Manrico Beschi, Ivan Conforti, Laura Corsini, Gianni Danieli, Antonella Farina, Eduardo Alfredo Gomez, Vincenza Goglione, Flavio Marcolini, Luigi Pagano Rizzo, Davide Pedrini, Tommaso Perez, Noemi Politi, Annarosa Quinzani, Tiziana Spreafico, Flavio Vida.
Altre adesioni possono essere comunicate a: linea.indipendente@hotmail.it

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