“Dalle provincie di Brescia, Verona e Mantova si
incontreranno le decine di gruppi ambientalisti sorti in questi mesi in opposizione
alla nuova grande opera pubblica” racconta Eraldo Cavagnini, portavoce del Comitato
Basso Garda e Alto Mantovano.
“Con l’ausilio
delle diverse cartografie - racconta - domenica abbiamo dialogato con migliaia
di persone, numerose delle quali hanno ammesso la scarsa informazione e la
necessità di approfondire questa tematica, creando
un momento di presidio, informazione e riflessione su una linea ferroviaria che
inevitabilmente è destinata a creare problemi soprattutto al mondo
dell’agricoltura locale”. Cavagnini giudica “ambivalenti le ultime notizie
da Roma su possibili varianti del progetto, che non metterebbero comunque in
discussione la realizzazione di un’opera che noi continuiamo a giudicare inutile per i trasporti, dannosa al territorio e costosa per
le tasche dei cittadini”.
“Su tutto il territorio interessato – informa -
registriamo ormai una capillare e partecipata diffusione dei nostri comitati,
attivi in questi giorni nella resistenza nonviolenta ai carotaggi, nelle
assemblee popolari e nella preparazione della manifestazione interregionale di sabato 14 febbraio a Peschiera del Garda, località dove il
progetto definitivo prevede il passaggio sotto il laghetto del Frassino (tutelato
come patrimonio dell’umanità dall’Unesco) di una
lunga galleria che, se realizzata, pregiudicherebbe l’esistenza di diverse
specie animali protette compromettendo gli equilibri florofaunistici di quel biotopo
unico nel suo genere”.
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