domenica 29 aprile 2012
Mercoledì 2 maggio a Brescia un'ora di silenzio con i migranti
Mercoledì 2 maggio dalle ore 18 alle 19 il Movimento nonviolento torna in piazza Rovetta per la consueta ora di silenzio mensile in solidarietà con i migranti ospiti nel nostro paese.
Intitolata “Respingimenti criminali”, la manifestazione intende invitare i bresciani a riflettere sulla condanna della Corte Europea di Strasburgo all’Italia per la sua politiche in materia di accoglienza.
"Il 6 maggio 2009 a 35 miglia a sud di Lampedusa, in acque internazionali, le autorità italiane intercettavano una nave con a bordo circa 200 persone di nazionalità somala ed eritrea" ricorda il portavoce del movimento Adriano Moratto.
"I migranti furono trasbordati su imbarcazioni italiane e riaccompagnati a Tripoli contro la loro volontà" osserva. "Le condizioni di vita in Libia dei migranti respinti furono drammatiche: la maggior parte venne reclusa per molti mesi nei Centri di detenzione libici dove subirono violenze e abusi di ogni genere. Per questo il 23 febbraio 2012, la Corte Europea dei Diritti Umani di Strasburgo ha condannato l’Italia per i respingimenti verso la Libia, precisando che 'riportando i migranti in Libia senza esaminare i loro casi li ha esposti al rischio di maltrattamenti ed è equivalso ad una illegale espulsione collettiva'".
Da allora sono migliaia le persone che hanno dovuto subire questo trattamento; per denunciare le assurde e criminali politiche di sicurezza da due anni i nonviolenti bresciani si trovano in piazza Rovetta il primo mercoledì di ogni mese per manifestare con un’ora di silenzio la necessità di informare "per restare umani e civili".
"Già a fine dicembre 2011 - ricorda Moratto - l’Italia era stata condannata per l’introduzione del reato di clandestinità. Anche alcune amministrazioni locali bresciane hanno portato avanti con le loro ordinanze politiche discriminatorie e razziste e finendo per questo diffidate e a volte condannate (si veda la vicenda del bonus bebé a Brescia e Adro, l'obbligo della lingua italiana a Trenzano, il sostegno per l’affitto ad Adro, i bandi scolastici riservati a Chiari, Castelmella e Ospitaletto, le disposizioni per l’iscrizione anagrafica a Coccaglio, Gavardo e Castelmella): per tutto questo multe di milioni di euro ci stanno arrivando".
"Chi le pagherà?" chiede Moratto. "I governi e i ministri responsabili della propagandistica invenzione del reato di clandestinità? Gli autori del pacchetto sicurezza e dei respingimenti in mare da Gheddafi? O gli amministratori responsabili di ordinanze discriminatorie?".
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