Sabato 14 aprile alla Casa di Riposo di via Salvo D’Acquisto a Calcinato si apriranno i festeggiamenti per i primi 130 anni di vita dell’ente con un concerto alle ore 15 della Banda municipale Elia Marini. Al termine delle musiche, dopo il saluto delle autorità, verrà illustrato il volume,in fase di pubblicazione, “La Casa di Riposo di Calcinato: 130 anni di storia“, curato dalla storica Marina Tonelli.
Era il 6 novembre 1882 quando, in esecuzione del Regio Decreto del 16 aprile 1882 che ne aveva approvato lo Statuto Organico, venne attivato l’Ospizio Cronici nella ora soppressa Chiesa di San Vincenzo. Inizialmente fu amministrato dalla Congregazione di Carità, di nomina comunale ed ebbe come patrimonio le rendite dei vari legati di beneficenza, unire a un contributo annuale del Comune. In seguito, dopo la soppressione della Congregazione avvenuta nel 1937, fu retto da un apposito ente comunale di assistenza e infine, dopo la seconda guerra mondiale, da una commissione straordinaria, poi trasformatasi in consiglio di amministrazione.
Migliaia ne sono stati gli ospiti anziani e invalidi, sia di Calcinato che dei paesi vicini, avendo ciascuno l’opportunità di vedere valorizzate le proprie residue potenzialità fisiche, psichiche, sociorelazionali, spirituali, professionalmente assistiti in rapporto alle sue disabilità.
A partire dal 1946, all’Ospizio Cronici, venne annesso un reparto di maternità (chiuso poi nei primi anni Settanta) e, dal 1955, anche una “infermeria acuti”, attiva fino al 1968. Importanti realizzazioni nell’ambito della Casa di Riposo sono stati anche il servizio dei bagni pubblici istituito ai primi del Novecento e potenziato dopo la seconda guerra mondiale, il sostegno e l'ospitalità iniziale al sorgere di importanti iniziative per la comunità come l'Avis e il servizio di ambulanza.
Del 2004 è la trasformazione in Fondazione onlus, che attualmente gestisce una residenza socioassistenziale con 95 posti letto, di cui 79 convenzionati con l’Asl di Brescia, 7 non convenzionati e 9 destinati a ricoveri di sollievo. Quotidianamente vi prestano la loro attività 80 operatori di varie qualifiche professionali, secondo gli standard stabiliti dalla Regione.
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