In questi giorni diversi amici e compagni manifestano l’intenzione di votare Di Pietro e l’Italia dei Valori per il Parlamento Europeo.
Di Pietro ha da tempo annunciato che tutti gli eletti dell'Idv a Bruxelles faranno parte del gruppo «Liberali e Democratici», lo stesso gruppo al quale è stato iscritto l’ex magistrato quand'era europarlamentare. Noi riteniamo incompatibile con la sinistra votare alle elezioni europee per l'Idv, visto il comportamento che il gruppo liberale (e quindi anche l’Idv) ha tenuto nell'ultima legislatura.Nel settore delle politiche sociali e lavorative il gruppo liberale ha votato:* a favore della Bolkestein, che costituisce una vera e propria istigazione al dumping sociale e alla concorrenza al ribasso tra lavoratori dentro l'Ue;
* a favore della direttiva che avrebbe prolungato l'orario di lavoro fino a 65 ore alla settimana e in alcune occasioni fino a 78, direttiva che, per ora, siamo riusciti a bocciare;
* a favore della risoluzione sul lavoro nero che punisce più le vittime che i carnefici. E infatti prevede per i datori di lavoro, che impiegano attraverso il lavoro nero immigrati senza permesso di soggiorno, solo sanzioni pecuniarie e invece l'immediata espulsione degli stessi migranti (a meno che siano minori o che riescano a dimostrare di essere vittime della tratta). Un vero e proprio incentivo al lavoro nero degli immigrati: chi di loro farà più una denuncia?
I Liberali hanno anche votato a favore della direttiva che prevede: la possibilità di rinchiudere nei centri di permanenza temporanea (cpt) i migranti sprovvisti di permesso di soggiorno, ma senza che abbiano commesso alcun reato, anche per 18 (6 +12) mesi; il rimpatrio dei migranti in paesi differenti dai loro: ad es. chi proviene dal Sudan potrebbe essere rimpatriato in Libia, nei cpt di Gheddafi in mezzo al deserto; il rimpatrio dei minori non accompagnati purché abbiano nel loro paese parenti anche di grado lontano. Forse non è allora così difficile capire come mai 10 parlamentari dell'Idv si siano astenuti sul disegno di legge sulla sicurezza nel Parlamento italiano…In politica estera, hanno appoggiato le politiche di guerra permanente ed espresso voto favorevole alla risoluzione sul potenziamento del ruolo della Nato nelle politiche di sicurezza dell'Ue.A coloro che obiettano che tutto dipende da chi, nella lista, verrà eletto, ricordiamo che forse è meglio pensarci prima. Può facilmente capitare (e non solo nell'Idv) che si dia la preferenza a qualcuno che è contro il liberismo e si contribuisca invece a eleggere, con il proprio voto, un parlamentare della stessa lista pronto a sostenere la direttiva sull'orario di lavoro quando il Consiglio, come annunciato, la ripresenterà. Inoltre è bene sapere che a Strasburgo il lavoro del singolo deputato dipende quasi totalmente dal rapporto con il gruppo parlamentare di appartenenza e che le iniziative individuali hanno uno spazio quasi nullo.
Chi continua a definirsi di sinistra non può, secondo noi, che continuare a votare per la libertà di tutti/e contro il razzismo, per la giustizia sociale e contro la guerra: sulla scheda non mancano buone liste e simboli gloriosi, inequivocabilmente di sinistra.
Di Pietro ha da tempo annunciato che tutti gli eletti dell'Idv a Bruxelles faranno parte del gruppo «Liberali e Democratici», lo stesso gruppo al quale è stato iscritto l’ex magistrato quand'era europarlamentare. Noi riteniamo incompatibile con la sinistra votare alle elezioni europee per l'Idv, visto il comportamento che il gruppo liberale (e quindi anche l’Idv) ha tenuto nell'ultima legislatura.Nel settore delle politiche sociali e lavorative il gruppo liberale ha votato:* a favore della Bolkestein, che costituisce una vera e propria istigazione al dumping sociale e alla concorrenza al ribasso tra lavoratori dentro l'Ue;
* a favore della direttiva che avrebbe prolungato l'orario di lavoro fino a 65 ore alla settimana e in alcune occasioni fino a 78, direttiva che, per ora, siamo riusciti a bocciare;
* a favore della risoluzione sul lavoro nero che punisce più le vittime che i carnefici. E infatti prevede per i datori di lavoro, che impiegano attraverso il lavoro nero immigrati senza permesso di soggiorno, solo sanzioni pecuniarie e invece l'immediata espulsione degli stessi migranti (a meno che siano minori o che riescano a dimostrare di essere vittime della tratta). Un vero e proprio incentivo al lavoro nero degli immigrati: chi di loro farà più una denuncia?
I Liberali hanno anche votato a favore della direttiva che prevede: la possibilità di rinchiudere nei centri di permanenza temporanea (cpt) i migranti sprovvisti di permesso di soggiorno, ma senza che abbiano commesso alcun reato, anche per 18 (6 +12) mesi; il rimpatrio dei migranti in paesi differenti dai loro: ad es. chi proviene dal Sudan potrebbe essere rimpatriato in Libia, nei cpt di Gheddafi in mezzo al deserto; il rimpatrio dei minori non accompagnati purché abbiano nel loro paese parenti anche di grado lontano. Forse non è allora così difficile capire come mai 10 parlamentari dell'Idv si siano astenuti sul disegno di legge sulla sicurezza nel Parlamento italiano…In politica estera, hanno appoggiato le politiche di guerra permanente ed espresso voto favorevole alla risoluzione sul potenziamento del ruolo della Nato nelle politiche di sicurezza dell'Ue.A coloro che obiettano che tutto dipende da chi, nella lista, verrà eletto, ricordiamo che forse è meglio pensarci prima. Può facilmente capitare (e non solo nell'Idv) che si dia la preferenza a qualcuno che è contro il liberismo e si contribuisca invece a eleggere, con il proprio voto, un parlamentare della stessa lista pronto a sostenere la direttiva sull'orario di lavoro quando il Consiglio, come annunciato, la ripresenterà. Inoltre è bene sapere che a Strasburgo il lavoro del singolo deputato dipende quasi totalmente dal rapporto con il gruppo parlamentare di appartenenza e che le iniziative individuali hanno uno spazio quasi nullo.
Chi continua a definirsi di sinistra non può, secondo noi, che continuare a votare per la libertà di tutti/e contro il razzismo, per la giustizia sociale e contro la guerra: sulla scheda non mancano buone liste e simboli gloriosi, inequivocabilmente di sinistra.
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