sabato 23 ottobre 2021

Milite Ignoto: un altro po’ di storia

Sempre su Wikipedia leggiamo queste interessanti noterelle:
“Nel 1922, un anno dopo la traslazione della salma, il Partito Fascista assunse il Milite Ignoto come proprio simbolo, sia tramite un corteo al termine della marcia su Roma sia durante le celebrazioni del 4 novembre con Mussolini appena nominato Presidente del Consiglio.
«Il Presidente del Consiglio ha condotto oggi i ministri ed il popolo di Roma all'Altare della Patria. Erano al suo fianco il generale Diaz e l'ammiraglio Thaon di Revel, i due alti rappresentanti dell'Esercito e della Marina che nell'infausto biennio antinazionale erano stati messi in disparte mentre a rappresentanti della Nazione si accoglievano i varii Misiano. [...] La lotta, perdurata durante sette anni tra lo spirito nazionale e la congiura disfattista antinazionale, ha avuto oggi un sacro epilogo con un rito che celebrava sul Campidoglio la congiunzione spirituale tra i soldati che morirono per la Vittoria e la Nazione che vuole difendere la Vittoria.»
Anche il nome della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale, formata nel 1923, appare richiamarsi al Milite Ignoto: «Pensando a tempi lontani, quando la nostra generazione sarà scomparsa, il Milite Ignoto sarà creduto Milite della Milizia attuale e la nascita della Milizia automaticamente retrodatata per lo meno al tempo della guerra.» (Giacomo Devoto, 1935)
Nel 1924 il ministro Giovanni Gentile stabilì di aggiungere alla dotazione delle scuole elementari una raffigurazione simbolica del Milite Ignoto, che «contribuirebbe ad ispirare negli allievi vivo amore e profonda devozione alla Patria».”

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