domenica 13 ottobre 2019

Fermare l'aggressione turca al popolo curdo!

Anche noi ci uniamo all'appello nazionale alle istituzioni politiche italiane ed europee affinché si adoperino per far cessare il massacro causato dall’invasione dell’esercito turco dei territori della Siria nord-orientale.
Si tratta di un intervento armato volto a distruggere la Federazione democratica della Siria del nord, nata da una durissima lotta per liberare la regione dall’ISIS e sconfiggere lo Stato Islamico, a seguito della quale è stata istituita una amministrazione autonoma democratica che assicura la convivenza pacifica dei popoli della regione, non solo dei curdi, ma anche degli altri gruppi etnici e religiosi, tra cui arabi, cristiani (armeni, assiri, caldei e siriaci), turkmeni, ceceni, alleviti e yazidi.
Quest’intervento costituisce un atto di aggressione, un crimine internazionale, ai sensi dello Statuto di Roma della Corte penale internazionale, foriero di crimini di guerra e di crimini contro l’umanità, che può sfociare in un vero e proprio genocidio del popolo curdo.
Impedire a Erdogan di portare a compimento questo crimine che – se realizzato - creerà circostanze che permetteranno all'ISIS di riorganizzarsi e commettere crimini contro l'umanità, diventando ancora una volta una minaccia per tutto il Medio Oriente, l'Europa e il mondo intero, è un nostro dovere.
L’Italia deve sospendere immediatamente ogni forma di collaborazione militare con la Turchia in ambito NATO ed ottenere che la NATO non fornisca alcun supporto alle operazioni militari della Turchia.
L’Unione Europea deve deliberare delle sanzioni adeguate alla gravità della situazione.
E’ compito del Consiglio di sicurezza adottare tutte le misure necessarie per ristabilire la pace e la sicurezza internazionale, ai sensi del Cap. VII della Carta dell’ONU, ordinando l’immediato cessate il fuoco e disponendo l’invio di una forza internazionale di protezione da schierare sul confine fra la Turchia e la Siria Nord-Orientale.
Invitiamo a partecipare a tutte le iniziative di solidarietà al popolo curdo che si stanno svolgendo in queste ore e ad esprimere in tutte le sedi la nostra condanna per l’aggressione in atto.
Chiediamo che si avvii immediatamente una forte e decisa azione diplomatica perché:
· cessino immediatamente le ostilità e si fermino le manovre di invasione del territorio siriano abitato storicamente dalla popolazione curda;
· si dia mandato senza esitazioni a una delegazione internazionale che garantisca in loco la fine delle ostilità, il rispetto dei confini, il diritto internazionale;
· si provveda all’invio di soccorsi per eventuali feriti;
· si apra una sessione di discussione dedicata, tanto nel Parlamento europeo quanto in quello italiano;
· si chieda che il caso sia messo con urgenza all’ordine del giorno del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

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