La verità deve essere nascosta perché,
nonostante le grandi trasformazioni del mondo del lavoro e le innovazioni
tecnologiche, lo sfruttamento dei lavoratori è sempre più grande.
Il dio della competitività che spreme
profitto dalla classe lavoratrice porta con sé povertà, disuguaglianze sempre
più vistose e precarietà di vita. Potremmo tutti lavorare di meno, lavorare più
sicuri e vivere in condizioni migliori, ma la legge del capitalismo distrugge
la salute psicofisica degli operai e rapina distruggendo i beni comuni (la
terra, l’acqua, l’aria).
I morti sul lavoro in Italia sono circa
1300 nel 2018, circa il 10% in più dell'anno scorso, ma la sicurezza
sul lavoro non è un’urgenza per questo governo delle urgenze; meglio ignorare questa
vera guerra contro i lavoratori. Piuttosto con la “legge sulla sicurezza”
Salvini colpisce con il carcere chi lotta per i propri diritti. Dunque il
profitto è sacro, e tutta la nostra società si inchina alle esigenze dei
padroni.
Quando ti dicono che il problema in Italia sono gli immigrati,
ricordati che non sarà per colpa loro se ti ritroverai malato di fabbrica, se
un tuo compagno perderà una mano sotto la pressa, se un incidente sul lavoro
lascerà qualcuno che conosci sulla sedia a rotella o dentro una bara! Ricordati
che "el padrù l'è come 'l cà: se 'l pia mia encö, el pia dumà”!
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