martedì 7 agosto 2018

Presidio No Tav a Calcinato

Stasera in municipio a Calcinato l'amministrazione comunale ha
organizzato il primo dei due incontri (l'altro è in programma domani alle ore 20) fra i tecnici del Consorzio Cepav Due e i circa 110 proprietari di terreni, attività produttive e abitazioni soggetti ad esproprio per la realizzazione della tratta Brescia-Verona della nuova linea ferroviaria ad alta velocità, opera che in questi giorni è al centro di un acceso confronto fra i due partner di governo, mentre sale dai territori la richiesta di rivederne il progetto. 
L'iniziativa del Comune – che si è svolta a porte chiuse, con il solo accesso di una trentina di cittadini direttamente interessati e nessuna possibilità di accedervi a nessun altro, né ai consiglieri comunali né tanto meno alla stampa  – nell'arco di circa 90 minuti ha offerto indicazioni meramente tecniche: gli operatori di Cepav Due hanno illustrato nel dettaglio la procedura che verrà eseguita, i suoi tempi di attuazione, nonché le procedure a tutela degli espropriandi per la determinazione delle indennità loro spettanti.
Ma già da mezz'ora prima dell'incontro – sotto l'attenta sorveglianza delle forze dell'ordine - poco meno di un centinaio di No Tav ha presidiato la Piazza del Comune, con variopinti striscioni, cartelli e una folta partecipazione di ambientalisti provenienti anche dalle province di Mantova e Verona. I manifestanti hanno così espresso la propria contrarietà a quelle che hanno definito “modalità scorrette con cui continuano a cercare di portare avanti quest’opera dannosa e inutile”, sottolineando “l’attuale situazione politica di rimessa in discussione dell’opera che rende completamente fuori luogo e tempo questo incontro” nonché “la scelta dei relatori che dovrebbero tutelare i diritti degli espropriati ma qui sono gli stessi promotori dell’opera”.
“Chi fa gli espropri non può spiegare agli espropriandi come difendersi, ma farà di tutto per portare a termine la sua operazione” ha dichiarato Renato Peretti del Coordinamento No Tav, mentre per Laura Corsini del Comitato Cittadini “non è consona né la data né la modalità scelta, senza possibilità per i partecipanti di avvalersi dei propri legali: nemmeno agli arrestati si vieta di ricorrere a un avvocato”. 
Dal canto suo il capogruppo di Bene Comune Ennio Allegri, unico consigliere comunale presente, rileva come “singolare il fatto che si facciano incontri del genere, senza essere passati prima né dal consiglio né dalle commissioni comunali, mentre all'interno del governo c'è che mette in dubbio la fattibilità dell'opera, in assenza della conoscenza del progetto esecutivo (io l'ho richiesto con pec il 31 luglio, ma nessuno mi ha ancora risposto)”.

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