venerdì 24 agosto 2018

Marcia No Tav sul Garda il 29 settembre

Per il pomeriggio di sabato 29 settembre i No Tav gardesani organizzano una marcia che unirà Lonato a Desenzano, l'ennesima, pacifica ma determinata, manifestazione contro la realizzazione della tratta Brescia-Verona della nuova linea ferroviaria ad alta velocità, opera che in questi giorni è al centro di un acceso confronto fra i due partner di governo, mentre sale dai territori lombardo-veneti la richiesta di rivederne il progetto.
E proprio per la sua attualità l'appuntamento, che interessa due fra i comuni più colpiti da questa grande opera pubblica, finisce per rivestire un'importanza che va ben al di là della nostra provincia. “Nell'ultimo periodo - osservano gli ambientalisti - non sono mancati i colpi di scena e, soprattutto, sono continuate le forzature dell'iter autorizzativo per spianare la strada alla possibile apertura dei cantieri per il primo lotto costruttivo”. Il riferimento è al 18 luglio scorso, quando il Comune di Lonato ha approvato un “cambio di destinazione d'uso che permetterebbe l'apertura di un primo cantiere in alcune cave dismesse di proprietà della Vezzola S.p.a., uno dei colossi bresciani della movimentazione terre”.
E informano che “la Corte dei Conti Europea in una recente relazione ne ha bocciato i progetti, denunciando gli esorbitanti costi di realizzazione e sottolineando la necessità di una completa revisione. Il documento insiste poi, in pieno accordo con quanto il movimento No Tav denuncia da anni, sulla totale assenza di un'analisi costi benefici credibile che permetta di valutare l'effettiva utilità degli investimenti su questa grande opera”.
Ricordano poi “che sul progetto definitivo approvato lo scorso 2 marzo pendono sei ricorsi ai tribunali amministrativi e sei ricorsi alla Corte di Giustizia europea portati avanti da associazioni, espropriandi e alcune amministrazioni comunali”, mentre ben “18 Comuni dell'Alto Mantovano e il gestore della rete idrica Sisam presentano uno studio sugli impatti che la realizzazione della galleria di Lonato comporterebbe alle falde freatiche, mettendo a rischio l'approvvigionamento di acqua potabile per 90 mila persone”.
“Sappiamo bene - concludono i No Tav - che quest'opera rimarrà incompiuta, visto le enormi lacune progettuali. Per questo motivo, oltre a continuare a presidiare il territorio, abbiamo deciso di lanciare la manifestazione il 29 settembre, per rimarcare tutta la contrarietà a questo progetto e alle modalità con le quali è stato portato avanti, per ribadire che non vogliamo cantieri e che sul nostro territorio non decidono i poteri forti”.
E nel frattempo sono già decine i militanti al lavoro per la definizione nei dettagli del programma della marcia di inizio autunno. Informazioni ulteriori oggi e domani dalle ore 19 in poi allo Spazio No Tav della Festa di Radio Onda d'Urto, in corso di svolgimento a Brescia in via Serenissima.

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